PALERMO – Un’estate passata insieme al coniuge separato non blocca il decorso dei termini per ottenere il divorzio. Lo ha sancito una sentenza del Tribunale di Caltanissetta (presidente Cammarata, relatore Balsamo) del 23 giugno scorso. Le parti in lite si erano separate consensualmente nel luglio 2008, racconta Il Sole 24 ore. Nell’ ottobre 2011, il marito ha chiesto che fosse dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio. L’ex moglie si è opposta eccependo che l’uomo era tornato ad abitare con lei dal giugno al settembre 2011 e quindi si era ricostituita l’unione materiale e spirituale della coppia. I giudici hanno respinto il ricorso ricordando che una vacanza estiva presenta caratteri di temporaneità e occasionalità, tant’è che i due si sono nuovamente separati a settembre. Tesi suffragata dal figlio che aveva affermato che tale situazione non era stabile, giacché alcune volte il padre rimaneva a casa della madre e altre volte, invece, andava via. La donna è stata condannata al pagamento di 4 mila euro per spese processuali. (ANSA)
Il marito ha chiesto che fosse dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio. L'ex moglie si è opposta eccependo che l'uomo era tornato ad abitare con lei dal giugno al settembre 2011 e quindi si era ricostituita l'unione materiale e spirituale della coppia. I giudici hanno respinto il ricorso
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