Archeologi al lavoro sulle Madonie, alla ricerca della Sicilia preistorica. A promuovere la spedizione la Sovrintendenza ai Beni culturali di Palermo. La nuova campagna di scavi si svolge nel sito del Riparo sotto la Roccia del Vallone Inferno, nel territorio di Scillato.
Indagini dal 2008
Qui dal 2008 vengono svolte indagini su testimonianze della presenza umana sulle Madonie da almeno 7000 anni (età neolitica). Ma ci sono tracce di una frequentazione precedente. Il Riparo di Vallone Inferno è stato localizzato a circa 800 metri di quota, lungo una via di collegamento tra la valle dell’Imera e le alte Madonie che si ritiene possa costituire uno dei percorsi sistematicamente utilizzati sin dalla preistoria. In ogni caso è tra i più antichi individuati in Sicilia.
Il percorso
Il percorso coincide con il tratto del Sentiero Italia che conduce dalla Valle alle Alte Madonie: attesta così una straordinaria continuità d’uso dell’accesso all’area montana. In quest’area tanto impervia quanto ricca di risorse naturali si sono sviluppate le primissime fasi dello sviluppo dell’economia pastorale. “L’indagine in corso – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà – è importante per ricostruire abitudini consolidate e facilitare una narrazione di questi territori”.