FIUMEFREDDO DI SICILIA. Da oltre 20 giorni l’agriturismo Serra San Biagio, al confine tra i comuni di Fiumefreddo di Sicilia e Calatabiano, è senza acqua. Una situazione che, in concomitanza con le alte temperature del periodo, sta diventando insostenibile per i titolari della struttura. “L’abbiamo rilevata ad inizio anno – spiega Ciro Balzano, uno dei gestori – Sin da subito si è registrata penuria d’acqua con eventi altalenanti. Ma da Pasqua la situazione è degenerata. Adesso non arriva più una goccia d’acqua. Abbiamo protocollato tre richieste al comune di Fiumefreddo, senza ottenere nulla di concreto. L’amministrazione non è riuscita a fornirci una soluzione. Siamo stati costretti più volte – prosegue – ad acquistare acqua, nonostante abbiamo ricevuto in consegna una struttura con ben 25mila litri di riserva idrica”.
I disagi via via sono diventati sempre più grandi e non sono mancate le disdette o le partenze anticipate di clienti. “Per cercare di prevenire i problemi ci siamo organizzati anche dal punto di vista tecnologico – dice ancora Ciro Balzano – montando una sonda che collega le cisterne ai nostri cellulari. In questo modo riceviamo sul telefono sms che ci comunicano la carenza d’acqua. Ma i messaggi ormai arrivano in continuazione. Quindi anche la notte – prosegue – siamo costretti ad alzarci per evitare che, come successo più volte in passato, ci chiamino i clienti che al mattino presto non possono farsi una doccia o usare i servizi igienici”.
Tra le ipotesi che i soci della struttura stanno vagliando c’è anche la chiusura dell’attività con le conseguenti ricadute negative sui livelli occupazionali. Cinque i posti di lavoro a rischio. “Siamo in ginocchio – spiega il gestore – Consideri che abbiamo anche la ristorazione, banchetti, cerimonie. E’ una situazione ai limiti del surreale. Ho parlato personalmente anche con il sindaco ma ho ricevuto finora solo risposte evasive e nelle ultime settimane ormai non mi risponde nemmeno più al telefono. Siamo stati costretti – prosegue Balzano – anche a presentare un esposto al Prefetto e ai carabinieri di Calatabiano. Non parliamo di turismo a Fiumefreddo di Sicilia perché qui mancano i fondamentali. La cosa che più mi colpisce però è la mancanza di risposte e di assistenza. Qui c’è stato un silenzio assordante sia per iscritto che verbalmente. Noi abbiamo una struttura, o ci dicono chiaramente dovete chiudere oppure ci forniscono una soluzione. Per esempio – conclude – ogni mattina alle 8 ci mandino un’autocisterna”.
Ma il primo cittadino di Fiumefreddo di Sicilia Sebastiano Nucifora, pur riconoscendo il disagio, spiega che il problema non è di facile soluzione. “Io capisco che sono disagi e mi dispiace senz’altro – dichiara il sindaco – Ma bisogna dire alcune cose. E’ vero che il contratto idrico è stato stipulato da amministrazioni precedenti con Fiumefreddo, ma questo agriturismo sorge nel comune di Calatabiano e quindi anche il comune di Calatabiano, dove vengono pagate le tasse, dovrebbe provvedere a portare l’acqua. Noi stiamo provvedendo per quanto possiamo e quando ci hanno chiesto l’acqua abbiamo mandato l’autobotte. Ma anche questo è un costo per noi. Il problema – prosegue – non è che manca l’acqua ma che, essendo la struttura in una zona alta, manca la pressione. Avrebbero bisogno di qualche pompa di rilancio o di qualcosa del genere. Noi non possiamo supportare questo tipo di spese per strutture che ricadono fuori dal nostro comune. Oltretutto parliamo di circa 20 unità immobiliari con solo due contratti, mentre ne dovrebbero avere uno per ogni unità. L’acqua è sicuramente un diritto e se ne avessimo a sufficienza gliela forniremmo, ma abbiamo delle carenze. Stiamo cercando di fare delle verifiche, di capire se ci siano furti di acqua o perdite nella condotta. Ma non sono cose semplici. Dobbiamo capire anche se siamo ancora in condizione di fornire acqua ad un comune diverso dal nostro. Il problema – conclude Nucifora – non è di oggi, purtroppo c’è da sempre. Speriamo di trovare soluzioni, ma non è semplice”.