Sequestrata Chiesa all'Arenella per abusi edilizi - Live Sicilia

Sequestrata Chiesa all’Arenella per abusi edilizi

Il nucleo tutela patrimonio artistico della polizia municipale di Palermo ha sequestrato la chiesa di Sant’Antonio, che si trova nel complesso della tonnara Florio, nel quartiere Arenella. Una persona, P.A., 48 anni, è stata denunciata per danneggiamento del patrimonio artistico e violazione alle norme urbanistiche e antisismiche.

Il provvedimento di sequestro è stato firmato dal Gip Giuliano Pastiglia su richiesta del pm Amelia Luise. La polizia municipale ha accertato che nell’edificio religioso sono stati realizzati interventi edilizi abusivi, che hanno determinato la variazione di quota della copertura, diventata più alta. Anche gli interni della chiesa erano in condizioni di degrado con evidenti tracce di umidità e di infiltrazioni d’acqua sulle pareti e nella volta del soffitto, che testimoniano il mancato completamento degli interventi di restauro finanziati con fondi pubblici.

In passato, nello stesso complesso, era stato sequestrato il Palazzotto dei Quattro Pizzi, che fino a oggi non è stato pienamente restaurato: i lavori, infatti, sono iniziati e poi sono stati interrotti. La Tonnara dell’Arenella (detta “la Rinella”), risale al XIII secolo. Nel 1799 la famiglia reale Borbonica prese in affitto le fabbriche della tonnara trasformandole in una elegante casina per soggiorni periodici. La famiglia Florio, affittuaria della Tonnara dal 1809, si adoperò per la costruzione di una nuova chiesa intitolata a Sant’Antonio da Padova. Agli inizi del ‘900 la chiesa presentava tre altari, il maggiore con il simulacro ligneo di S. Antonio, patrono della Borgata, i laterali con le statue dell’Immacolata e di san Giuseppe col Bambino.


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