Sequestrata, rapinata e violentata |La vittima in lacrime al processo - Live Sicilia

Sequestrata, rapinata e violentata |La vittima in lacrime al processo

Imputato un 40enne. Ecco cosa ha fatto.

La ricostruzione
di
1 min di lettura

CATANIA. E’ più volte scoppiata in lacrime durante la dolorosa ricostruzione in aula, davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Catania, presieduta da Carmen La Rosa, la 24enne ritenuta vittima di sequestro di persona e violenza sessuale. Alle sue spalle, rinchiuso in carcere dallo scorso 16 maggio, il 40enne Dario Meffi, accusato anche di rapina, violenza privata, lesioni, atti persecutori ed evasione. L’escussione della testimone chiave del processo si è tenuta a porte chiuse, per volontà del tribunale che ha voluto preservare la privacy della giovane. Quella drammatica notte, tra il 15 ed il 16 maggio, l’imputato l’avrebbe costretta, sotto minaccia di una sega, a seguirlo nella propria abitazione a Mascali. Lì avrebbe abusato di lei, rapinandola anche di poche decine di euro in contanti e di una collanina d’oro. La giovane, costituitasi parte civile con il legale Michele Pansera, ha confermato per filo e per segno quanto già dichiarato ai carabinieri.

Sentiti anche i genitori della ragazza. Fu proprio il padre della 24enne a chiedere l’intervento dei militari dell’Arma, che poi fecero irruzione nell’abitazione di Meffi. La giovane, infatti, approfittando di un momento di distrazione del proprio aguzzini, riuscì a telefonare al padre ed lanciare l’allarme. Circostanze confermate in aula dall’uomo. La madre ha invece raccontato alcuni episodi precedenti a quella notte. Episodi di violenza, mai denunciati, di cui la figlia sarebbe stata vittima durante la breve relazione sentimentale intrecciata con l’imputato. Un rapporto di coppia documentato dalle conversazioni tramite sms e chat intercorse tra Meffi e la 24enne, già acquisite dal tribunale. Documentazione su cui non sarà compiuta alcuna perizia, ritenuta non necessaria dai giudici. Il 5 aprile, data della prossima udienza, saliranno sul banco dei testimoni due amiche della persona offesa.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI