Dalle rotte degli scafisti all'Archeoclub: la motovela della speranza

Dalle rotte degli scafisti all’Archeoclub: è la motovela della speranza

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Incommentabile, non ci sono parole!! Palermo è ormai SOLO una città a misura del turista mordi e fuggi che sbarca dalla navi crociere, percorre da via E.Amari, poi zona teatro Massimo, via Maqueda, c.so V.Emanuele mangia cibo da strada e ritorna sulle navi, contento di avere visitato Palermo ( in realtà non ha visto e capito niente ! ). Viceversa chi ci DEVE vivere conduce una guerra a cominciare dalla mattina presto fino a sera ( se tutto va bene ! ). Reitero : Palermo città abbandonata e da abbandonare!!

Palermo?!? Mondello?!? Una perla rara coltivata male, scagli la prima pietra chi non ha peccato! E' un momento interessante per l' area di Mondello come metà d'interesse nazionale ed internazionale, un grande vantaggio per i proprietari d'immobili e per le attività commerciali esistenti e nascenti comprese le aree limitrofe. Ma se manca un semplice cestino per l' immondizia ad una distanza adeguata e non gestito bene, delle aree parcheggio ben strutturate in base alla viabilità, e soprattutto un servizio di vigilanza efficiente nei periodi di maggiore affluenza è inevitabile il caos....Ma le radici di tutto questo sono più profonde perché se ci fai attenzione che tu sia a Palermo o nel resto del mondo la storia non cambia....... Purtroppo la vita del singolo uomo e troppo breve per capire che se tu vivi a Palermo o a New York l'immondizia nel mezzo e già tanta, la terra è una meravigliosa piccola ampolla nel grande universo! Quello che c'è dentro resta ........Come stiamo vivendo e quanto vivranno i nostri geni non è altro che il frutto di noi uomini egoisti e disinteressati dal pensare che i sacrifici fatti oggi al fine di mantenere o creare un proprio patrimonio per chi ci succederà, probabilmente tra cento anni, non potrà goderne perché l' eredità che gli abbiamo lasciato sarà stata un'altra..........

Quante belle bacchettate da Schifani a Dragotto, e quante belle bacchettate da Dragotto a Schifani. Così tante che l'opera benefica passa in secondo piano, così come il contributo della Regione, e a pensar male sembra che tutto questo sia fatto solo per visibilità, sia dall'uno sia dall'altro. Che l'idillio di una amicizia fatta per interesse sia finalmente finito? Ai posteri l'ardua sentenza...

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