Palermo, Segre: "La differenza tra Serie B e Serie A è la testa"

Palermo, Segre: “La differenza tra Serie B e Serie A è la testa”

Il centrocampista: "30 mila persone al Barbera energia e passione clamorosa"
CALCIO - SERIE B
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PALERMO – È in uno stato di forma eccezionale e a certificarlo sono i numeri: sette gol in questa stagione, sei dei quali siglati di testa. Jacopo “Air” Segre è diventato un pilastro della linea mediana del Palermo guidato da Eugenio Corini. Il centrocampista dei rosanero, per provare a spiegare questo momento molto positivo per lui, dice che c’è un fattore fondamentale a fare la differenza: “Per me la visualizzazione è un’arma potentissima. Ti aiuta a focalizzarti completamente sulla partita e più nel dettaglio in alcune situazioni di campo, come la ricezione della palla o un tiro ad esempio. Insieme a tutto il resto del lavoro che svolgo in settimana è un piccolo tassello che mi porta a ottenere qualcosa in più durante la gara”.

“Passo la sera prima della partita, e la mattina stessa, a immaginare e visualizzare quello che può succedere in campo – racconta Segre ai microfoni di “cronachedispogliatoio.it” -. Anche durante il riscaldamento cerco di pensare e trovare tanti piccoli stimoli che mi possano dare un vantaggio durante la partita. Alcuni gol è come se li avessi già vissuti. Sembrerà una battuta, ma se non riesco ad avere i miei 40 minuti in palestra, impazzisco. È fondamentale per me curare ogni dettaglio. Anche dopo l’allenamento mi fermo sempre a fare posture e lavori di scarico”.

“Ho buoni tempi d’inserimento e mi sento forte nel colpo di testa. Sin da bambino ho sviluppato una forte autostima nei miei mezzi e spesso me la ritrovo anche in campo. Chiaramente la qualità dei miei compagni e dei palloni che arrivano in area incide molto”, aggiunge il classe 1997.

Tra Serie B e Serie A

Nel corso dell’intervista, il centrocampista ex Torino ha parlato anche dei tifosi palermitani, che nell’ultima sfida contro il Como erano più di trentunomila allo stadio “Renzo Barbera”: “È una cosa senza senso. Un’energia e una passione clamorosa che noi percepiamo in campo. Sembra una frase fatta ma spesso, quando giochiamo in casa, è come se avessimo un uomo in più”.

Pubblico da Serie A, insomma. E massimo campionato italiano sempre più nel mirino del club di viale del Fante: “Ho giocato anche in Serie A e vi posso garantire che ciò che fa la differenza tra le categorie è la testa. Prendete l’esempio del mio amico Vicario. Siamo stati compagni a Venezia, in Serie B, ma io ero sicuro che prima o poi sarebbe decollato. Dovreste vedere i suoi allenamenti personali in palestra: mostruosi. È davvero un professionista esemplare, ci sentiamo spesso ed è fonte d’ispirazione per me”.


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