PALERMO – Sistemi artigianali allacciati alla rete pubblica dell’Enel, magneti che rallentano il conteggio del consumo di energia o collegamenti abusivi all’impianto del vicino di casa. I ladri di luce non si fermano davanti a nulla ed ogni escamotage sembra essere quello buono per utilizzare la corrente elettrica senza sborsare un centesimo. A Palermo c’è chi addirittura non ha pagato la bolletta per ben undici anni: per l’Enel il suo contatore era ufficialmente disattivato, ma un cinquantenne lo aveva manomesso da tempo.
E così ammontano ad oltre duecento gli arresti effettuati dalle forze dell’ordine da un capo all’altro del capoluogo siciliano, da gennaio ad oggi. Tra questi ci sono trentotto donne, tra cui diverse casalinghe, e 197 uomini. Sono impiegati, disoccupati, pensionati, commercianti, ambulanti, ristoratori, panettieri, macellai, baristi, giostrai, fruttivendoli, titolari di associazioni sportive, pregiudicati e persone sottoposte agli arresti domiciliari nonché nullafacenti e cittadini extracomunitari.
Da una categoria all’altra, tutti avevano trovato il modo per alimentare la propria casa o attività commerciale senza pagare i consumi. Spesso si tratta di contesti in cui l’illegalità regna sovrana: serre di droga e depositi di merce rubata, ma anche grandi magazzini in cui avviene la compravendita di auto oggetto di furto. Come nel caso dei due grandi garage scoperti un mese fa dalla polizia. Si trovavano in via del Macello e in viale Regione Siciliana, dove i mezzi venivano ridotti a pezzi da rivendere poi singolarmente, dalle parti interne alla carrozzeria.
Ad ottobre, nel mirino è finito anche un laboratorio di dolci completamente abusivo. E’ stato scoperto in via Sant’Agostino, nel cuore del centro storico della città: i dolci per le festività venivano preparati in un locale con pessime condizioni igieniche ed allacciato all’impianto pubblico dell’Enel. Ma non finisce qui, perché negli ultimi mesi i carabinieri si sono trovati in otto diversi episodi di fronte a stanze trasformate in vere e proprie serre di marijuana.
Ogni volta, all’arresto per droga, si è aggiunta l’accusa di furto di energia elettrica. In alcuni casi è bastato scovare un ladro di luce per scoprirne alle sue spalle degli altri. In piazzale Ignazio Calona, ad esempio, gli agenti del commissariato Brancaccio hanno accertato ventisei allacci abusivi su un totale di novanta utenze. Scovate pure circa cinquanta attività commerciali irregolari i quali titolari sono finiti in arresto: un cantiere edile, una bottega di lavorazione metalli, tre officine, un centro scommesse, sette panifici, quindici bar, tre sale giochi, cinque pizzerie, un internet point, quattro pescherie, tre rosticcerie, un ingrosso di prodotti ittici, due pub, un supermercato, due rivendite di surgelati, un ristorante, una edicola, una rivendita di frutta e verdura e, infine, un albergo-ristorante.