Sfruttamento e baby gang |Berretta: "Fare rete" - Live Sicilia

Sfruttamento e baby gang |Berretta: “Fare rete”

Una giornata dedicata alla questione della Tutela dei minori e di loro diritti. Un dibattito organizzato dalla Camera Minorile di Catania. Tra i relatori anche il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta.

TUTELA DEI MINORI
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CATANIA- La tutela dei bambini e dei minori. Un tema spinoso che riguarda tutti da vicino quello discusso oggi in occasione dell’incontro, titolato “Diritti e politiche sociali in favore dei minori a rischio”, svoltosi al Centro Fieristico le Ciminiere. Un convegno dibattito promosso dalla Camera Minorile di Catania, ad aprire i lavori, il Presidente, l’avvocato Renata Saitta. “Un appuntamento importante”, come è stato precisato più volte, a cui hanno preso parte avvocati, magistrati, esponenti dell’amministrazione comunale e politici. E non a caso coincide, peraltro, con il XXIV Anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1989.

Lo scopo principale dell’incontro è stato quello di richiamare l’attenzione sulla necessità di migliorare il complesso di attività politiche e sociali connesso alla tutela dei soggetti più deboli, quali i minori, appunto. Ma non solo. All’ordine del giorno, anche l’urgenza di fare il punto sulla situazione a Catania, territorio come sappiamo, particolarmente caratterizzato da fenomeni quali dispersione scolastica, carenza di strutture adeguate a fornire assistenza, microcriminalità e sfruttamento alla manodopera.

E tra i relatori anche il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta. “L’iniziativa di oggi – afferma a LiveSiciliaCatania – è fondamentale perché riunisce attorno ad un tavolo tutti gli operatori impegnati in queste tematiche. In un periodo di vacche magre come questo è chiaro che occorra utilizzare al meglio le risorse coinvolgendo tutti i soggetti, compresi quelli della cooperazione sociale”. E in materia di tutela dei minori, numericamente il sottosegretario traccia un bilancio negativo e preoccupante del sud dell’Italia. “ In Sicilia – continua Berretta – abbiamo dati sconfortanti, con una percentuale altissima, (circa il 40%) di minori poveri o indigenti. La verità è che la crisi ci consegna difficolta aggiuntive, e a patirne maggiormente le conseguenze sono proprio i bambini, i quali vengono privati di adeguati processi di educazione. Tutti effetti che, di conseguenza, contribuiscono ad aumentare il fenomeno dell’illegalità”.

Operazioni di contrasto a fenomeni quali l’ignobile tratta di esseri umani e la microcriminalità sono state approfondite nel corso del dibattito dal Presidente del Tribunale dei Minori di Catania, Maria Francesca Pricoco e da Stefania Barbagallo, Sostituto Procuratore del Tribunale per i minorenni. In primis, “lo sviluppo di un sistema più affidabile di valutazione degli strumenti che sono di ausilio agli operatori e agli esperti per costruire progetti di intervento a tutela del bambino in difficoltà al fine dell’inclusione sociale dello stesso.

E senza dimenticare il ruolo cruciale svolto dalla famiglia, ponendo l’accento su quanto sia fondamentale rendere i genitori più consapevoli del loro ruolo. “La tutela dei minori – ha spiegato Rita Brischetto, Responsabilità Familiari Comune di Catania – passa attraverso la tutela delle loro famiglie, ovvero attraverso tutti quegli interventi socio-assistenziali e integrativi, incardinati nel bilancio comunale, affinché si possano attuare davvero i principi enunciati dalle leggi come la 184/1983, 149/01. Leggi che disciplinano, appunto, in materia di minori e indicano come questi ultimi non debbano mai essere allontanati dalle rispettive famiglie, sia che si tratti di quella naturale o affidataria. Ma al contrario lavorare perché si rendano più consapevoli delle loro capacità genitoriali. Inoltre, la legge 285/97 – precisa ancora – che favorisce la promozione dei diritti, la qualità della vita e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza ci permette di rendere più esigibile questo diritto, ma occorre combinare una programmazione seria e articolata su quelli che sono i reali bisogni delle famiglie attraverso anche l’affiancamento. E’ una legge concreta , ma che ha bisogno di un lavoro di rete perché si approvi il piano. La programmazione di rete, infatti, si rivela l’unica modalità che riduce significatamene lo speco di energie umane ed economiche. Quindi, una stratta collaborazione fra comuni, Asp ed enti”.

A far eco, in materia di programmazione in rete alle parole di Rita Brischetto, è intervenuto l’assessore all’Armonia Sociale e al Welfare del Comune di Catania, Fiorentino Troiano. “E’ indispensabile, mettere in rete – ha spiegato l’assessore Troiano – tutte le risorse possibili attraverso un percorso di avanzamento delle politiche sociali, anche alla luce delle esigue risorse. Se si converge, infatti, verso quelle che sono le eccellenze, si trarranno solo benefici unitamente ad un innalzamento della qualità dei servizi offerti. ” Ma l‘assessore parla poi delle strutture d’assistenza per l’infanzia e i minori, un argomento sul quale occorre la massima intransigenza. “ E’ necessario uscire – prosegue Troiano – dall’esperienza di ghettizzazione di certe strutture, spesso inadeguate. Innanzitutto intensificando i controlli di qualità, affinché un minore che esca da tali strutture non venga etichettato negativamente per il resto della sua vita”.

 

 


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