Sì al maxi-debito da 9,5 milioni| Il consiglio salva la Rap - Live Sicilia

Sì al maxi-debito da 9,5 milioni| Il consiglio salva la Rap

Sala delle Lapidi approva la delibera sugli extra-costi

PALERMO – La giunta Orlando tiene botta e sul debito fuori bilancio da 9,5 milioni di euro per la Rap riesce ad approvare la delibera, evitando la trappola delle opposizioni. In un clima di grande tensione, il consiglio comunale ha infatti dato il via libera al riconoscimento delle somme che serviranno a coprire gli extra-costi del 2019 per la chiusura della discarica di Bellolampo, anche se resta il grande dubbio sul 2020.

Il timore di molti consiglieri era infatti lo spettro del danno erariale e dell’intervento della Corte dei Conti, visto che in teoria i soldi per pagare lo smaltimento dei rifiuti possono essere presi soltanto dalla Tari. Le opposizioni hanno quindi presentato un emendamento (gradito anche da una parte della maggioranza) che avrebbe in qualche modo scaricato la responsabilità su giunta e uffici, tanto da spingere Orlando a presentarne un altro che invece puntava tutto sull’impossibilità di prevedere cosa sarebbe accaduto.

Alla fine l’Aula ha bocciato l’emendamento Forello e ha approvato la delibera così come arrivata in Aula, sposando la linea della giunta: una prova di forza vinta dal sindaco ma anche dall’assessore Giusto Catania, che sono riusciti a evitare l’asse tra i malpancisti della maggioranza e le opposizioni e quindi una sconfitta difficilmente digeribile.

Per gli assessori Sergio Marino e Roberto D’Agostino “è rilevante che il consiglio abbia di fatto riconosciuto che il Comune e la Rap sono stati in questa vicenda vittime di ritardi e, in alcuni casi, comportamenti gravi soprattutto da parte dei gestori privati delle discariche. Ora occorre proseguire in un percorso di progressivo aumento della differenziata, garantendo all’azienda quanto le spetta”.

Il sindaco Orlando sottolinea “la valenza politica di un voto che conferma il sostegno della maggioranza del consiglio comunale alla Rap e ai suoi lavoratori, permettendo di affrontare in modo più sereno un periodo certamente difficile per tutte le aziende partecipate dai Comuni. Credo che oggi la maggioranza abbia dimostrato grande maturità con un voto che è certamente impegnativo, ma che dimostra anche grande lungimiranza”.

Insomma, se Palermo è rimasta senza una discarica dove conferire i rifiuti non è colpa di nessuno in particolare: un’impostazione che potrebbe ripetersi tale e quale anche per il 2020, visto che (bene che vada) la settima vasca non sarà pronta prima del prossimo anno. Ma il voto ha un peso soprattutto politico: il Professore ha ricompattato la sua maggioranza e ritrovato una sintonia con l’Aula che sembrava persa da tempo. Da segnalare però l’assenza al momento del voto del Partito Democratico.

Esultano i consiglieri di Sinistra Comune: “Non riconoscere il debito avrebbe significato scaricare  sull’azienda e soprattutto sui cittadini e sulle cittadine responsabilità che risiedono da tutt’altra parte e che l’amministrazione dovrà far valere nelle sedi opportune. Soprattutto in questo periodo di pandemia occorreva  scongiurare il pericolo di una emergenza igienico-sanitaria in città”. Il capogruppo di Italia Viva, Dario Chinnici, invita la Regione ad accelerare “sulla costruzione della

settima vasca, per evitare che i costi lievitino in modo insostenibile”.

Critico il Movimento cinque stelle: “La delibera certifica definitivamente il fallimento nella gestione dei rifiuti e nella raccolta differenziata e, più in generale, il fallimento del “sistema Palermo” targato Orlando. Un quadro dal quale emerge la totale assenza di pianificazione economica e di programmazione politica, a favore di un perdurante e sistematico scaricabarile da parte dell’Amministrazione comunale su altri soggetti, con l’attribuzione di responsabilità non imputabili alla Rap, società partecipata vittima del proprio socio unico, e che dovrebbe ricevere l’importo economico corrispondente ai costi già sostenuti”.

“Il voto di oggi – dice Andrea Mineo di Forza Italia – sancisce l’ennesimo autogol di una maggioranza perennemente in conflitto con se stessa. Abbiamo dato il nostro contributo affinché l’atto potesse essere migliorato, ma purtroppo ha prevalso un insano spirito autolesionista”.

“I consiglieri e le consigliere che come noi hanno votato favorevolmente la delibera si sono assunti pesantissime responsabilità, soprattutto personali, considerato che detta delibera è arrivata con i pareri non favorevoli da parte del Ragioniere Generale nonché dal Collegio dei Revisori dei Conti – scrivono i consiglieri di Avanti Insieme – Quella del Consiglio è stata una scelta forte e di grande senso di responsabilità nei confronti della Città, che ha tenuto conto del concreto rischio di un’emergenza igienico-sanitaria che poteva verificarsi in Città qualora Rap non fosse stata messa nelle condizioni di pagare il trasporto ed il conferimento extraurbano”.

“L’ amministrazione comunale ha mantenuto le promesse, sopperendo così alle carenze regionali – dice il sindacato Fiadel – Un plauso va anche al consiglio comunale che con senso di responsabilità ha votato una delibera che salva la città da una crisi dei rifiuti. Entro il 30 giugno ci aspettiamo che venga approvato il contratto di servizio in modo da garantire il servizio a Rap e ai suoi lavoratori per i prossimi 15 anni e per questo, come già fatto vigileremo, affinché questo avvenga entro i termini prestabiliti”.

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