PALERMO – “Voglio l’aiuto di tutta la popolazione, dei consiglieri e dei giornalisti”: con queste parole Lillo Firetto inaugura la poltrona del suo nuovo ufficio, nella veste tutta nuova di sindaco della città dei Templi, dopo l’esperienza nella città di Porto Empedocle. Seguito da simpatizzanti e da nuovi consiglieri, il nuovo sindaco ha parlato dei problemi della città, affermando che sin dalla prima settimana si occuperà del problema “cattedrale”, per poi occuparsi degli altri problemi della cittadina agrigentina come i rifiuti e gestione idrica, istituendo uno sportello aperto al cittadino con la società Girgenti Acque. Riguardo all’assessore Beniamino Biondi, che ha ricevuto i voti utili per essere investito della carica di consigliere, il nuovo sindaco ha spiegato che Biondi si dimetterà da consigliere per ricoprire solamente la carica di assessore. Dopo la conferenza stampa, Lillo Firetto, si è recato nell’aula consiliare per il suo primo discorso pubblico da sindaco, ringraziando tutti i cittadini che lo hanno sostenuto e chiudendo con la frase “Agrigento deve diventare città nella Valle e non Città della Valle”, riferendosi al rilancio del turismo, partendo proprio dall’immenso patrimonio paesaggistico della Città dei Templi.
Il giorno dopo l’investitura come sindaco della città dei Templi, sorge subito il primo problema per Lillo Firetto, il presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana, scelto come assessore dall’ex sindaco di Porto Empedocle, rientra tra i tre indagati della tragedia delle Macalube, avvenuta il 27 settembre scorso, quando per l’esplosione di un vulcanello persero la vita due bambini, Carmelo e Laura Mulone. Il sindaco ha parlato anche del suo futuro assessore chiarendo la sua posizione ” Fontana per adesso non si dimetterà – dichiara Firetto – tutti noi conosciamo la sua sensibilità e sono sicuro che saprà fare le giuste scelte se i fatti verranno accertati”. Ad alzare la voce è Marcello La Scala, neo consigliere, primo eletto nella lista del Movimento 5 stelle “Dalla stampa apprendiamo – si legge nel comunicato del movimento – che viene avanzata dai magistrati l’ipotesi di reato di cooperazione in omicidio colposo plurimo. Ci pare assolutamente opportuno che lo stesso Mimmo Fontana, a questo punto faccia spontaneamente un passo indietro, rinunciando subito a ricoprire la carica di assessore nella nuova giunta, almeno fino a quando la magistratura non farà completa chiarezza sulla vicenda per cui è stato iscritto nel registro degli indagati». Adesso la palla passa a Firetto, che dovrà fare subito i conti con lo spinoso problema se inserire nella sua giunta, come annunciato, il nipote dell’onorevole agrigentino Vincenzo Fontana.