Sì del Consiglio al Piano rifiuti, addio di Tomarchio: "Pochi 14 mesi"

Sì del Consiglio al Piano rifiuti, l’addio di Tomarchio: “Pochi 14 mesi”

All'orizzonte lo spoil system sulle Partecipate

CATANIA – Ha aspettato l’approvazione da parte del senato cittadino del Piano economico e finanziario del Servizio di gestione dei rifiuti urbani. Poi si è dimesso. Ieri sera, di fronte al consiglio comunale, l’ormai ex assessore all’Ambiente, Salvo Tomarchio, esponente di Forza Italia, ha rimesso il mandato nelle mani del sindaco (lo farà in forma ufficiale lunedì).

La sua strada, come noto dal giorno dopo il voto europeo, va in direzione Palermo, verso quello scranno all’Assemblea regionale siciliana mancato nel 2022.

Un addio atteso, e che arriva in un afoso venerdì di luglio, dopo la presentazione, in mattinata, della campagna di comunicazione per combattere l’abbandono della spazzatura in città che lo stesso Tomarchio ha evidenziato come “momento emozionante per concludere la mia esperienza”.

“Quattordici mesi non bastano”

Un’esperienza breve, poco più di un anno, ma intensa. “Sono stati 14 mesi di impegno, di cuore, di progetti, di cose fatte e ovviamente da fare – ci dice, mentre sfila la maglietta della campagna di comunicazione per indossare giacca e cravatta. “Quattordici mesi non bastano – ammette – per segnare una svolta in questa città su temi così delicati come i rifiuti, ma sono contento di concludere con questo progetto che è soprattutto una sfida culturale”.

Tocca a Pesce

Il lavoro avviato lo porterà avanti qualcun altro. Massimo Pesce, dicono i ben informati. L’ex assessore non risponde ma il nome dell’azzurro, già assessore provinciale e comunale, risuona da più parti nei corridoi di Palazzo.

“Sono certo che il partito esprimerà la migliore soluzione possibile – afferma Tomarchio – . Io, per eleganza istituzionale e politica, non mi sono interessato a questa dinamica, quindi non so chi indicherà. Spero che sia una figura di assoluto prestigio con la quale ci si possa confrontare e si possa lavorare nei prossimi mesi, perché tanti sono i progetti in corso”.

Spoil System

Un cambio della guardia che non dovrebbe influire sulla composizione della giunta comunale. Tomarchio esclude rimpasti e rimpastini, sostenendo che gli equilibri resteranno immutati. “C’è solo questa sostituzione meramente tecnica in piena continuità politica e amministrativa“, assicura parlando di “una staffetta che neanche si sentirà all’interno dell’amministrazione”.

A Forza Italia, dunque, spetterà la casella liberata da un altro azzurro, anche se la formazione politica, forte del risultato delle ultime elezioni europee, mira in alto anche a Catania. “Il nostro partito ha l’obiettivo di diventare la prima forza in città – conferma Tomarchio – e secondo me ha dimostrato di averne serenamente le potenzialità”.

La guida di un’azienda partecipata di peso potrebbe essere uno degli obiettivi degli azzurri etnei, nello spoil system che le forze di maggioranza attendono da tempo. E che rende la coalizione di centrodestra che guida la città a trazione Fratelli d’Italia, per quanto compatta, irrequieta.

“La differenza in un’amministrazione è vitale per Il confronto è ciò da cui vengono fuori spunti, idee, miglioramenti confrontarsi”, minimizza l’ex assessore che evidenzia come proprio il confronto sia stato alla base del rapporto con l’aula consiliare. 

Il consiglio comunale

“Il consiglio comunale l’ho sentito sempre vicino in questi mesi – conferma -. Il dialogo è stato sempre produttivo, tanto che le delibere da me proposte sono sempre passate in aula in uno spirito di grande collaborazione. Non ho mai sentito i consiglieri distanti.

Non c’è dubbio che qualche momento di tensione in generale ci sia stato, fa parte dell’esercizio democratico e del dialogo tra istituzioni, ma ho sempre visto il consiglio come interlocutore istituzionale e politico”.

Chissà se il clima in aula all’Ars sarà così mite. “L’aver amministrato una grande città e per di più con queste deleghe, non c’è dubbio sia un valore aggiunto per le tematiche di cui bisogna occuparsi e per legiferare – dice -. Ci faremo trovare pronti anche se pronti non si è mai davvero”.

Trantino

Le foto con il sindaco Trantino pubblicate sui social accompagnano il commiato ufficiale dell’ex assessore che, prima di salutarci, è proprio al primo cittadino e alla sua comunicazione “social” che rivolge un commento. “Enrico è fatto così: ha deciso di stabilire un contatto diverso con la gente e secondo me, e lo dico in modo assolutamente neutro perché non ho bisogno di piaggerie, in una città abituata all’autoreferenzialità e a sindaci che troppo spesso si sono chiusi nei palazzi, uno che parla direttamente alle persone piace”.

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