Si fingeva cittadino ungherese | Latitante arrestato dai carabinieri - Live Sicilia

Si fingeva cittadino ungherese | Latitante arrestato dai carabinieri

Si fingeva cittadino ungherese per sfuggire alla cattura. Così il "mago" della truffa ha coperto una latitanza ventennale. Fino alla cattura.

LICATA– Per quasi 20 anni è riuscito a sottrarsi all’arresto: aveva ottenuto documenti originali di falsa identità di un cittadino straniero di nazionalità ungherese, tale Janos Kopp. Ora è stato fermato, ed arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Firenze nel 2004, dai carabinieri di Licata. Si tratta di Marco Battaglieri, 50 anni, che deve scontare la pena di oltre 10 anni di reclusione, per rapina, usura, truffa, furto, falso materiale. Secondo la ricostruzione degli investigatori l’uomo dopo essersi accorto di essere stato messo alle strette dalle investigazioni dei carabinieri, si è recato in Procura, ad Agrigento, e al commissariato di polizia di Licata per denunciare “irregolarità commesse dai carabinieri di Licata che gli avevano ritirato i documenti per eseguire approfonditi accertamenti”.

Ma dopo perquisizioni nella sua casa i carabinieri hanno scoperto vari documenti falsi che il 50enne era solito utilizzare per mettere a segno svariate truffe ai danni di privati, imprese e strutture ricettive. Fra le altre cose, sono state infatti recuperate e poste sotto sequestro numerose Sim card telefoniche ed alcuni telefoni cellulari con cui secondo gli investigatori faceva truffe ai danni di alcune compagnie telefoniche. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato anche una copia del compendio dei 100 cognomi più diffusi in Italia di cui Battaglieri si sarebbe servito per creare identità false. I carabinieri, dopo essere risaliti alle esatte generalità dell’uomo, hanno anche dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo emesso nei confronti del latitante dalle autorità dell’Ungheria all’inizio del 2012, perché condannato a 5 anni di reclusione per oltre 40 truffe.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI