"Si riapra via Cappuccini| Raccolte già 400 firme" - Live Sicilia

“Si riapra via Cappuccini| Raccolte già 400 firme”

"Da venerdì scorso è stato installato in via Cappucini, angolo via Pindemonte, un senso vietato in direzione di piazza Indipendenza, misura presa per l'ennesima emergenza di un pezzo di questa città".

occhipinti (idv)
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PALERMO – “Da venerdì scorso è stato installato in via Cappucini, angolo via Pindemonte, un senso vietato in direzione di piazza Indipendenza. La misura è stata presa per l’ennesima emergenza di un pezzo di questa città – dice il consigliere di Idv Filippo Occhipinti – le fognature ormai vetuste e insufficienti sono collassate da tempo e generano zampilli di acqua in concomitanze con piogge anche di lieve portata. Invece di provvedere con immediatezza al loro ripristino, qualcuno ha pensato di sigillare i pozzetti di ispezione arrecando così maggior danno, il cedimento di una parte del manto stradale oltre a qualche zampillo fuori programma nei piani più bassi dei residenti della zona. La conseguenza è stata la chiusura per un senso di marcia del traffico di questa importante arteria con conseguente aggravio del vicino corso Calatafimi e soprattutto della zona del convento dei Cappuccini. I disaggi per tutti i residenti sono diventati esponenziali. Domenica è partita spontaneamente una sottoscrizione con oltre 400 firme che chiede a gran voce la riapertura della via Cappuccini al doppio senso di marcia. Una comunicazione più adeguata sia della motivazione del provvedimento,con qualche cartello, sia soprattutto dei tempi per i lavori del ripristino dell’impianto fognario e del manto stradale, avrebbero permesso una condivisione del provvedimento invece di una sollevazione popolare. Inoltre, non è chiaro perché si blocca un flusso veicolare di auto ma si permette il passaggio di pullman turistici che ben altro peso hanno rispetto a una utilitaria. Auspico un intervento immediato per i lavori da effettuare e soprattutto che l’ufficio al traffico intervenga con un piano alternativo per limitare al minimo i disagi di una zona già complicata per il volume di traffico sopportato”.

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