Si spengono le luci del Ditirammu | "Da soli non ce la facciamo" - Live Sicilia

Si spengono le luci del Ditirammu | “Da soli non ce la facciamo”

(Foto di repertorio)

I figli di Vito Parrinello descrivono la situazione in una lettera. L'impegno di Orlando e Cusumano

PALERMO – Il teatro Ditirammu rischia la chiusura. Da un lato i costi diventati insostenibili, dall’altro l’assenza di sostegno da parte dell’amministrazione che, pur rivendicando i meriti, alle parole non ha fatto seguire i fatti: per tenerlo aperto “utilizziamo le risorse economiche di famiglia. Anche se questa è stata una nostra scelta, va bene fino ad un certo punto”. A parlare, tramite una lettera sfogo, sono oggi Elisa e Giovanni, i figli di Vito Parrinello, l’anima storica del teatrino di via Torremuzza, alla Kalsa, scomparso appena tre mesi fa.

E forse non è un caso, che dopo la scomparsa del padre, tutti i nodi siano oggi giunti al pettine. “Quando nostro padre sedeva per ore ad aspettare il politico di turno – si legge nella lettera – capitava pure che dopo ore di attesa neanche lo ricevessero, sai che rabbia. “Al diavolo – protestava Vito Parrinello – vado con i ragazzi della LapaTeatro a fare cappello, loro guadagnano qualcosa e io sono il nonno più felice del mondo, altro che politica, affitto, tasse ed F24”. Ci diceva sempre: “Io volevo solo suonare la chitarra e sentire vostra madre cantare”.

Il tono della lettera è evidentemente amareggiato. Da mezzanotte di ieri quello che era il “tempio della cultura popolare siciliana e fucina delle nuove generazioni” ha chiuso i battenti. Negli ultimi tempi a mantenerlo in piedi erano stati gli sforzi di Vito Parrinello e le collaborazioni degli artisti più rappresentativi dello scenario palermitano: da Luigi Maria Burruano a Paride Benassai passando per Giorgio Li Bassi.

Oggi, questo piccolo presidio a tutela della cultura palermitana rischia di sparire per sempre. “Non riusciamo a sostenere i costi del teatro. Non è una guerra alla Pubblica amministrazione – precisano i fratelli Parrinello all’Ansa – alla quale tuttavia chiediamo coerenza rispetto alle tante e univoche espressioni di stima e di riconoscimento”. Spetta all’amministrazione trovare i modi per trasformare questo apprezzamento in sostegno e decisioni concrete che mettano in condizione di vivere questo Canto Museo Teatrale”.

*Aggiornamento

Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano hanno incontrato nelle ultime settimane i responsabili del Teatro Ditirammu, con i quali hanno concordato un percorso che porti alla disponibilità di alcuni spazi presso i Cantieri Culturali alla Zisa, nei quali possa proseguire “l’importante attività culturale svolta dal teatro”. “Il nostro impegno è massimo – affermano Orlando e Cusumano – per onorare al meglio la memoria di quel grande artista che è stato il suo fondatore, Vito Parrinello e per permettere, al contempo, che il teatro Ditirammu prosegua la sua attività di veicolo e promozione della cultura e delle tradizioni popolari siciliane”.


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