Siccità, allarme del Pd: "Fanaco quasi a secco, non c'è un piano B"

Siccità, l’allarme del Pd: “Il Fanaco quasi a secco e non c’è un piano B”

Si rischia a breve un dimezzamento dell'erogazione
L'EMERGENZA
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CALTANISSETTA – Il Pd rilancia l’allarme siccità, con particolare riguardo alla situazione della provincia di Caltanissetta dove i comuni del Vallone versano in una situazione particolarmente drammatica.

Alla non potabilità dell’acqua, problema che va avanti dal 15 giugno, si aggiunge la scarsa capacità idrica del lago Fanaco, destinato ad esaurirsi nel giro di 15 giorni.

Mentre la maggior parte dei comuni ha la possibilità di approvvigionarsi da fonti idriche alternative, pur con tante difficoltà. i comuni del Vallone hanno come unica risorsa l’acquedotto Fanaco, con una capacità ormai ridotta al minimo.

Il rischio a brevissima scadenza è quello di una ennesima riduzione dell’erogazione d’acqua (si dovrebbe passare dagli attuali 45 l/s a 20 l/s), con la prospettiva possibile di una interruzione della fornitura.

“Ciò che fa più rabbia è la mancanza di un piano B, atteso che nessuno, dal governo regionale a Siciliacque, ha fatto qualcosa per evitare il peggio”, dicono il deputato alla Camera Peppe Provenzano e Renzo Bufalino, segretario provinciale della Federazione Pd di Caltanissetta.

“Siciliacque, che già da gennaio sapeva del problema, avrebbe dovuto – proseguono – prepararsi allo scenario peggiore, predisponendo, per le situazioni più critiche, degli interventi alternativi. Invece, mancano ormai pochi giorni alla fatidica data del 20 luglio, dopo il quale nel Fanaco non ci sarà più acqua, senza che nulla sia stato fatto”.

“Anzi – aggiungono i due esponenti del Pd- in questi giorni, proprio perché si è compreso che non ci sono alternative, per tamponare l’emergenza, ai sindaci del Nisseno e dell’Agrigentino è arrivato, dalla Protezione Civile, l’invito ad acquistare autobotti, possibilmente usate ed in pronta consegna. Tuttavia, si comprenderà che acquistare un’autobotte non è così semplice come comprare una Panda”.

“Siamo di fronte ad una situazione davvero paradossale. Il governo Schifani, il ministro Musumeci e la dirigenza di Siciliacque hanno sottovalutato il problema, rendendosi responsabili di gravi inadempienze, pertanto – concludono – non dovranno sorprendersi dell’esasperazione dei cittadini”.


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