Il gambero rosa di Mazara del Vallo protagonista dello spazio siciliano di Slow Fish 2009, la manifestazione internazionale a cadenza biennale totalmente dedicata al mondo ittico. Il crostaceo più tipico del Mediterraneo di Sicilia sarà ambasciatore della cucina dei Borghi marinari alla quarta edizione dell’evento di Genova, in programma dal 17 al 20 aprile. Sabato 18 aprile, infatti, il Comune di Mazara del Vallo (Tp), proporrà a un selezionato gruppo di ospiti, operatori del settore, stakeholder e giornalisti un menu sapientemente elaborato dal celebre ristoratore Nino Bentivegna di Slow Food Sicilia. L’iniziativa rientra nel progetto “L’antica cucina dei Borghi marinari” finanziato dalla Regione Siciliana – assessorato Pesca, Por 2000/2006, affidato all’Ats Alimentaria Sicilia, Aninga e Comune di Mazara del Vallo.
Mazara si propone dunque come capofila di dieci comuni che rappresentano le varie anime della Sicilia, i tre mari che bagnano l’Isola, e le differenti personalità che ogni centro ha sviluppato: Marsala, Menfi, Sciacca, Licata, Portopalo di Capopassero, Giardini Naxos, Milazzo, Brolo e Cefalù.
Un’importante occasione di rilancio di un prodotto ittico tipico, per il quale il Distretto della pesca di Mazara attende il riconoscimento del marchio DOP, e di una città marinara che rappresenta la più importante realtà peschereccia mediterranea sia per il tonnellaggio della flotta sia per le catture effettuate, in cui la pesca industriale convive con una pesca artigianale di antica tradizione.
L’appuntamento è all’Osteria del mare Sicilia, spazio appositamente realizzato all’interno del nuovo padiglione della Fiera di Genova, affacciato direttamente sul mare e progettato dall’architetto Jean Nouvel. Ristoranti con cucina attrezzata e sala, vere e proprie sintesi del territorio osservato in chiave gastronomica, in cui il menu proposto, partendo dalle ricette ittiche regionali, con un’ampia scelta di vini per originali abbinamenti, parla di tradizione innovata, per il recupero e la valorizzazione delle eccellenze del mare nostrum che possano essere nuovo strumento di sviluppo economico per il territorio e per l’intero settore della pesca.