Diventerà Fratelli d'Italia: Musumeci e l'asse con Meloni - Live Sicilia

Diventerà Fratelli d’Italia: Musumeci e l’asse con Meloni

Così il presidente rilancia la palla nella metà campo degli alleati.

PALERMO – Quando si dice…un ritorno di “fiamma”. Nello Musumeci annuncia la propria iscrizione a Fratelli d’Italia e chiama in causa Giorgia Meloni a più riprese definendola “la mia leader”. In questo passaggio della conferenza stampa di stamattina c’è una mossa squisitamente politica destinata a cambiare le carte sul tavolo nazionale del centrodestra previsto la prossima settimana. 

“Siccome siamo prossimi alla costituzione del tavolo nazionale, mi sembrava il momento giusto per poter dire alla Meloni – al suo partito ho aderito insieme a sette deputati, a un assessore regionale e a tanti amministratori locali – che se dovesse trovare difficoltà di unità sul mio nome, può disporre della mia rinuncia perché sono pronto a fare un passo di lato. Per me l’unità del centrodestra viene prima di ogni legittima aspirazione. La Meloni ha apprezzato questa mia disponibilità, ma si è chiesta anche lei perché dovrei fare un passo indietro”, ha detto il presidente. 

Così Musumeci rilancia la palla nella metà campo degli alleati e si blinda con Meloni. Un’idea che secondo i beneinformati sarebbe maturata ieri in occasione di un colloquio telefonica con la leader di FdI. “Era nelle cose”, si commenta off record nel quartiere generale dei meloniani di Sicilia anche perchè l’intenzione era stata pubblicamente palesata in occasione della conferenza programmatica di Milano qualche settimana fa.

Al netto delle parole (e delle rassicurazioni) di Musumeci, l’ingresso dentro il partito dei patrioti gli consentirebbe, in caso di mancata ricandidatura, un salvacondotto di non poco conto a Roma. Stesso ragionamento per le liste in corsa alle regionali, gli uomini di Musumeci non sarebbero più percepiti come corpi estranei nella compagine di Fratelli d’Italia (pur portando oggettivamente scompiglio). 

I passaggi saranno comunque formali e graduali, subito dopo la conferenza stampa il presidente si è riunito con i suoi per parlare dei possibili step: un unico gruppo all’Ars o un intergruppo. Adesso, la palla passa agli alleati insofferenti.  

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