"Sicilia indietro sui fondi europei| A rischio 5,7 miliardi di euro" - Live Sicilia

“Sicilia indietro sui fondi europei| A rischio 5,7 miliardi di euro”

Il deputato europeo, Salvatore Iacolino, ha incontrato il Commissario per gli Affari Regionali, Johannes Hahn, per discutere dello stato dell'arte dei Grandi Progetti nell'ambito dei finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Grandi preoccupazioni per la Sicilia. La replica di Russo: "La Regione siciliana, ha gia' impegnato oltre il 60% delle risorse disponibili, completando dunque la propria attivita', che e' prevalentemente di tipo istruttorio, per quasi due terzi. Al contrario, la spesa degli enti statali non ha superato, a lungo, il 22%".
SALVATORE IACOLINO (PDL)
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L’eurodeputato siciliano Salvatore Iacolino ha incontrato il Commissario per gli Affari Regionali, Johannes Hahn, per discutere dello stato dell’arte dei Grandi Progetti nell’ambito dei finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Rimangono forti difficoltà sull’implementazione di grandi opere infrastrutturali annunciate in alcune Regioni meridionali.

“Il Governo Italiano ha concordato con la Commissione una strategia di intervento per stimolare alcuni governi regionali del Meridione in ritardo – ha detto Hahn – allo scopo di accelerare le procedure di spesa con il vincolo temporale del 2013 ma le opere dovranno essere realizzate e i pagamenti effettuati entro il 2015. Non c’é più tempo da perdere al Sud, soprattutto in Sicilia.” “A fronte di una media europea che si attesta attorno all’80% di impegni e al 40% di pagamenti, appare imbarazzante la performance della Sicilia con 41% di stanziamenti di impegno e soltanto 12% di pagamenti. É chiaro che ci sono difficoltà evidenti che allontanano la Sicilia dall’Unione Europea. Il Fondo di Sviluppo Regionale rappresenta la cartina tornasole del fallimento di Lombardo, incapace di esprimere una progettualità credibile e concreta”, ha affermato Iacolino.

“Il rischio di perdere circa 5,7 miliardi di Euro del Fesr – continua Iacolino che ha incontrato Hahn impegnato a Strasburgo per presentare le linee guida della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 in discussione in Lussemburgo la prossima settimana – é purtroppo elevatissimo.” “Non sono bastati gli incalzanti stimoli della Commissione europea, del Governo italiano e della delegazione parlamentare del Pdl a Strasburgo perché il Governo Lombardo si occupasse di infrastrutture e competitività a vantaggio di cittadini e imprese. Per tale ragione potrebbe essere negato il potenziamento di importanti collegamenti viari e ferroviari e altre infrastrutture resteranno al palo.”

“Proveremo a recuperare il finanziamento su alcune progettualità (quattro corsie della Caltanissetta-Agrigento, velocizzazione Palermo-Agrigento, dissalata Aragona-Gela, anello ferroviario di Palermo ad esempio) con il concorso responsabile degli Enti coinvolti, sempreché la Regione Siciliana mostri un sussulto di orgoglio essenziale per evitare il disimpegno delle risorse comunitarie”.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE PIER CARMELO RUSSO
“Le ultime dichiarazioni dell’onorevole Salvatore Iacolino in materia di spesa europea per infrastrutture in Sicilia, potrebbero apparire frutto di ‘parallelwertung in der laiensphare’, vale a dire: conoscenza parallela nella sfera laica. Un forma garbata – mutuata da Mezger – per rilevare che la conoscenza di un certo argomento e’, per cosi’ dire, ampiamente migliorabile”. Cosi’ l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita’, Pier Carmelo Russo. “Volendo dare una mano in questo senso all’onorevole Iacolino, cui mi lega una ormai risalente colleganza ed un tratto di umana simpatia, e posto che i numeri non sono ne’ di destra, ne’ di centro, ne’ di sinistra, avendo forza propria e razionalita’ intrinseca, lo stato di fatto della spesa dice chiaramente che dei fondi europei per le infrastrutture, solo l’8,79% e’ direttamente gestito dalla Regione siciliana, mentre il rimanente 91,21% viene gestito, in percentuale assolutamente maggioritaria (circa 2/3) da societa’ ed enti statali, quali ad esempio Anas, Rfi e Ferrovia Circumetnea”. “La Regione siciliana, per converso – prosegue l’assessore – , ha gia’ impegnato oltre il 60% delle risorse disponibili, completando dunque la propria attivita’, che e’ prevalentemente di tipo istruttorio, per quasi due terzi. Al contrario, la spesa degli enti statali non ha superato, a lungo, il 22%. E questo risultato, largamente insoddisfacente, si e’ determinato a causa delle vere e proprie omissioni del precedente governo nazionale che, ad esempio, ha ammesso a finanziamento la realizzazione della Catania-Ragusa, a distanza di oltre un anno da quando la Regione siciliana aveva reso il proprio assenso”.


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