Sicilia: la guerra dei rifiuti |Da Torino il no dei 5 Stelle - Live Sicilia

Sicilia: la guerra dei rifiuti |Da Torino il no dei 5 Stelle

Il gruppo del sindaco Appendino si oppone all'operazione. Crocetta: "I grillini dell'Ars difendano la Sicilia".

L'emergenza
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PALERMO – La Regione si prepara a spedire in Piemonte la prima partita di immondizia. Ma giunge ora un ostacolo. Dopo il sì del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino arriva il no dei Cinque stelle, che a Torino esprimono il sindaco Chiara Appendino.

Il sì di Chiamparino

Ieri i giochi sembravano fatti. Dopo il sì della Regione guidata da Sergio Chiamparino, si lavorava a organizzare la prima spedizione. Che dovrebbe riguardare da principio 1.300 tonnellate dei comuni del Palermitano. La soluzione serve a “fronteggiare la situazione che si è verificata nella discarica di Bellolampo, a Palermo, a causa del sovraccarico di arretrato, che tra l’altro impedisce ai comuni del Palermitano di conferire lo straordinario”, ha spiegato ieri il presidente della Regione Rosario Crocetta. Gli autocompattatori dovrebbero viaggiare via mare, ricorrere al treno è troppo costoso e richiede troppo tempo, verso Genova e da lì a Torino per raggiungere l’inceneritore, quello che in Sicilia non c’è. “Questa soluzione – aggiunge – risolverebbe i problemi dei comuni del Palermitano, nelle more che Rap (società che oltre alla raccolta gestisce la discarica nel capoluogo siciliano, ndr) si rimetta a regime. Si era valutata la possibilità di spedire i rifiuti con le ferrovie, ma avrebbe richiesto 15 giorni. Pensiamo di avere entro domani un quadro molto definito della situazione, che presenta miglioramenti in quasi tutte le province, tranne alcune zone del Palermitano e parte dell’Agrigentino”. Il Piemonte ha dato disponibilità per ricevere “una quantità indicativa di 15.000 tonnellate” con una lettera inviata a Crocetta da Chiamparino. Come riporta un quotidiano il termovalorizzatore piemontese incasserà 106,95 euro per ogni tonnellata di immondizia, ai quali bisognerà sommare circa 20 euro a tonnellata di “ecotassa”. La disponibilità dell’impianto piemontese di termovalorizzazione si attendeva già per oggi.

Ma è arrivato il no dei grillini piemontesi. “Ci siamo sempre opposti al ‘pendolarismo dei rifiuti’ – spiega Giorgio Bertola, capogruppo M5S in Regione Piemonte – ricordiamo inoltre che al Gerbido, ad oggi, vengono inceneriti anche rifiuti provenienti dalla Liguria. È inaccettabile che il Piemonte si trasformi nella pattumiera delle regioni italiane”.

Il niet grillino

Il niet quindi arriva dal sindaco, dal gruppo consiliare dei pentastellati a Torino e dal gruppo dei Cinque Stelle nel consiglio regionale del Piemonte. Ma anche dai colleghi grillini dell’Ars: “La scelta di conferire i rifiuti proprio nella città amministrata da Chiara Appendino ci appare una provocazione politica”, sostengono i portavoce in Regione Sicilia del Movimento 5 Stelle. “Altro che accordo trionfale. L’invio dei rifiuti fuori regione era evitabilissimo, se solo avessero ascoltato i nostri appelli”, è il commento del M5S siciliano. “Nel maggio 2015 – dicono i deputati Giampiero Trizzino (Ars), Claudia Mannino (Camera) e Ignazio Corrao (Bruxelles) – il dipartimento regionale rifiuti scriveva alla Protezione civile per manifestare la prospettiva della spedizione dei rifiuti fuori la Sicilia entro 12 mesi. A gennaio 2016 avevamo lanciato un appello pubblico all’amministrazione regionale per programmare per tempo tutti gli step necessari ad evitare l’emergenza e contemporaneamente scrivere un piano rifiuti che potesse traghettare la Regione fuori da decenni di mala gestio”. “Non hanno fatto nulla di tutto ciò, – aggiungono – la Sicilia è piena di rifiuti in estate, con un notevole danno economico per questa situazione evitabilissima, legata all’incapacità di Crocetta e della Contrafatto”. “Ora – continuano i tre deputati – si scrive trionfalmente di un accordo col Piemonte per spedire i rifiuti a Torino. Come sempre verificheremo i dettagli dell’accordo e le modalità stesse con le quali è stata scelta proprio la città amministrata da Chiara Appendino come destinazione dei rifiuti, cosa che ci appare una chiara provocazione politica”. “La cosa veramente grave – concludono Trizzino, Mannino e Corrao – è che non si sta facendo niente per realizzare un sistema integrato di gestione dei rifiuti, si vive solo di emergenze e dei giochini politici tra Faraone, Crocetta e la Contrafatto”. 

Crocetta “sorpreso”

“Si rimane sorpresi per la posizione del M5s di Torino, riguardo l’invio dei rifiuti da parte della Sicilia”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “L’intesa con la Regione Piemonte, globalmente, prevederebbe l’invio di 15.000 tonnellate di rifiuti che equivalgono a 2 giorni e mezzo di totale conferimento della Sicilia. Stiamo valutando l’ipotesi di inviare complessivamente soltanto 3000 tonnellate, che sicuramente non sconvolgono gli impianti di Torino né creano alcuna emergenza alla città, considerando che i rifiuti sono destinati non alla discarica ma a un termovalorizzatore. Spero che il Movimento 5 stelle siciliano, – conclude Crocetta – che ha chiesto di mandare fuori Regione i rifiuti, malgrado le mie perplessità poiché avevo previsto queste indisponibilità nordiste, si mobiliti a difesa della Sicilia”. Contro il “turismo dei rifiuti” a Sala d’Ercole si erano però registrati voci anche dalla maggioranza. Come quella del deputato Antonio Malafarina che ha chiesto l’audizione in Aula dell’assessore al ramo e del presidente della Regione per riferire sula situazione siciliana.

La giunta sblocca le Srr

La giunta di governo siciliana intanto oggi ha approvato le dotazioni organiche di tre Srr, le società di regolamentazione dei rifiuti. “Così sono 12 quelle pronte, ne mancano sei, che non hanno fatto pervenire nulla in assessorato”, dice l’assessore regionale Vania Contrafatto. Il passaggio è importante perchè, spiega l’assessore “così le Srr potranno partire con le gare, non ci sono più alibi. Si possono fare capitolati seri per raggiungere livelli di differenziata accettabili. Si stanno cercando comunque soluzioni alternative nelle more che Siculiana si doti degli impianti che abbiamo richiesto se viogliono continuare a lavorare e che aprano gli altri due nuovi impianti. Dovrebbe restare un solo mese di sofferenza”.

Ancora Chiamparino

“La Sicilia ci ha chiesto di accogliere circa 4mila tonnellate di rifiuti: se le verifiche di compatibilità con i nostri impianti avranno esito positivo, non vedo che differenza possa fare la provenienza geografica di questi rifiuti, dalla Sicilia, dalla Liguria o da altra regione, tenendo anche conto che magari in queste 4mila tonnellate sono confluiti anche quelli di qualche Comune amministrato dal M5S”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “La Regione Piemonte ha accettato una richiesta di disponibilità e di aiuto da parte del Governo per la gestione dei rifiuti della Regione Sicilia – aggiunge -. Abbiamo fatto tutte le verifiche tecniche con i vari impianti di smaltimento di rifiuti del Piemonte e dato disponibilità a riceverne 15mila tonnellate”.

 

 


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