Sicilia, Lombardia e Lazio: il cubo di Rubik del centrodestra - Live Sicilia

Sicilia, Lombardia e Lazio: il cubo di Rubik del centrodestra

In settimana il vertice. E nel frattempo Miccichè presenta una terna di nomi.

PALERMO – Sicilia, Lombardia, Lazio. Il cubo di Rubik del centrodestra ha diverse facce da fare combaciare. La partita per le regionali siciliane è resa ancora più complessa dallo scenario nazionale.

Il vertice e i nodi da districare

Sul tavolo dei leader Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi (che secondo i beneinformati dovrebbero riunirsi venerdì 15 luglio) non c’è soltanto il dossier siculo. In questi giorni si dibatte della riconferma del leghista Attilio Fontana alla guida della coalizione che correrà alle prossime regionali lombarde. Sì unanime di Lega e Forza Italia che alla luce di un “patto pseudo-federativo” sempre più spesso si muovono come un sol uomo. Via libera, sembrerebbe anche da Fratelli d’Italia (nonostante l’elemento destabilizzante cioè Letizia Moratti tentata dalla corsa e tirata in causa come deterrente per il veto leghista sul bis di Musumeci in Sicilia) ma con alcuni distinguo. O meglio con un ritornello chiaro: la regola dell’uscente prevede questo. E il pensiero va subito alla Sicilia e al bis di Nello Musumeci. “La regola degli uscenti è vera nella misura in cui c’è il via libera unanime di tutti gli alleati e in Sicilia le cose vanno diversamente”, sussurra più di un dirigente siciliano. Tuttavia il caso Fontana è stato più volte agitato per corroborare l’ineluttabilità della riconferma di Musumeci.

La speranza di Musumeci e i nomi di Forza Italia

Il presidente nei giorni scorsi ha parlato di un suo incontro cordiale con Meloni nel corso del quale avrebbe riaffermato la volontà di correre come duce del centrodestra alle regionali ma di essere disposto a fare un passo di lato di un candidato più aggregante e vincente se ritenuto troppo divisivo dagli alleati. In cuor suo il presidente confida nell’assenza di alternative. Ma i nomi (blasonati) iniziano ad arrivare. Ci pensa il solito Miccichè che sul tavolo mette se stesso, Stefania Prestigiacomo e Renato Schifani. L’ex presidente del Senato mostra freddezza e dichiara: “Sono lusingato ma con Miccichè non ne abbiamo mai parlato”. Per capire meglio che cosa sta agitando le acque del centrodestra, però, bisogna fare un ulteriore passo indietro.

Il sogno del Lazio a trazione FdI

Più che la questione lombarda il vero scoglio per il bis di Musumeci sarebbe un altro: il futuro della Regione Lazio. E il gioco si complica enormemente. Il perché è presto detto. Il Lazio è una storica roccaforte dei meloniani in termini di consensi e radicamento e FdI potrebbe volerne rivendicare la presidenza avanzando il nome del capogruppo alla Camera (nonché fidatissimo consigliere e cognato di Meloni) Francesco Lollobrigida. Se la Lega copre la casella della Lombardia e FdI quella del Lazio, Forza Italia potrebbe tranquillamente mettere il cappello sulla Sicilia (avanzando però un nome gradito a tutti, com preso l’uscente). Da qui, la girandola di nomi avanzati dal coordinatore azzurro. Un puzzle perfetto, tuttavia lo schema sarebbe quantomeno “prematuro” perché in Lazio e in Lombardia si voterà la prossima primavera (come non a caso ricorda spesso più di un dirigente siciliano). E nel cantiere della coalizione i lavori sono in corso.

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