PALERMO – Disco verde al disegno di legge sul nuovo Codice degli appalti pubblici. La giunta regionale ha dato il via libera all’unico punto all’ordine del giorno propedeutico a recepire la riforma nazionale che entrerà in vigore dal primo di luglio.
Il testo, predisposto dall’assessorato alle Infrastrutture, guidato dall’assessore Alessandro Aricò, modifica la legge regionale 12/2011 e recepisce la norma nazionale. Si evita così il vuoto normativo. Uno dei tratti salienti riguarda la centrale unica di committenza regionale che sarà articolata in due tronconi: uno quello presso l’assessorato all’economia per beni e servizi, l’altro riguarderà lavori pubblici e i servizi di architettura e ingegneria. Lo scopo dichiarato è snellire le procedure.
“Si tratta di un’importante norma di riforma che recepisce il Nuovo codice dei contratti pubblici. Nei prossimi anni saremo chiamati a gestire importanti risorse economiche, provenienti dal Pnrr e dalla Programmazione europea 2021-2027, che consentiranno di cambiare il volto infrastrutturale della Sicilia. In quest’ottica era determinante garantire un quadro normativo chiaro. Ricorrendo all’autonomia statutaria abbiamo predisposto un testo che recepisce quello nazionale, ma introduce anche alcune norme migliorative, puntando soprattutto sulla semplificazione delle procedure”, ha commentato Aricò.
Il testo, prima della trasmissione in aula, sarà al centro di un confronto con associazioni di categoria e i sindacati. Un passaggio che sarà fatto con la commissione di merito.
