Volare ahi ahi.... Il caro-voli pesa, ma in Sicilia ci sono gli sconti

Volare ahi ahi…. Il caro-voli pesa, ma in Sicilia cominciano gli sconti

Il Natale porta prezzi impossibili. La Regione corre ai ripari
VACANZE E VIAGGI
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PALERMO- I conti in tasca ai siciliani che prenderanno l’aereo per Natale, rischiando di sprofondare nel rosso delle finanze, li hanno fatti quelli di Assoutenti. Una botta complessiva di circa cinquecento euro, tra andata e ritorno. Nel dettaglio, ecco le cifre del caro-voli, calcolato per le isole, secondo alcuni esempi: La classe economy, partenza 23 dicembre 2023, ritorno 7 gennaio 2024 Bologna-Palermo costa 521 euro. Da Torino a Catania, nelle stesse date, servono almeno 446 euro, 441 euro da Pisa a a Catania, 439 euro da Verona a Palermo. E via continuando. “Spostarsi in Italia durante le festività è sempre più un salasso che svuota le tasche dei cittadini – ricorda il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – un’emergenza che si ripresenta ogni anno e che sembra senza soluzione”.

Gli sforzi del governo Schifani

In questi giorni, sui social, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Alessandro Aricò, ha ricordato la campagna e gli sforzi del governo Schifani. Si legge sulla pagina Facebook dell’assessore: “Ogni residente in Sicilia godrà di uno sconto del 25%, mentre alcune categorie avranno lo sconto raddoppiato al 50%. Il portale della regione sarà attivo il 4 dicembre. Se hai acquistato un biglietto dal 10 novembre in poi potrai richiedere il rimborso. Dal 4 dicembre, basterà collegarsi al sito dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Mobilità per richiedere il rimborso dei voli effettuati dall’1 dicembre in poi”. Insomma, saranno necessari alcuni clic, verificando che il sistema non abbia intoppi, per rendere meno drammatico il ‘salasso di Natale’. Un tentativo, nelle opzioni e nelle tratte disponibili, di salvaguardare i bilanci familiari. CLICCA QUI PER LEGGERE LA GUIDA SU COME OTTENERE LO SCONTO PER I RESIDENTI IN SICILIA.

Codacons bacchetta l’Antitrust

Intanto, Codacons, sul caro-voli, bacchetta l’Antitrust che “appare in netto ritardo, e qualsiasi intervento contro gli algoritmi che portano a Natale le tariffe alle stelle sarà tardivo, considerati i livelli astronomici già raggiunti dai prezzi dei biglietti. Il problema è che i prezzi dei biglietti per volare in Sicilia e in Sardegna a Natale sono già alle stelle – sottolinea Codacons – e qualsiasi provvedimento sarà adottato dell’Autorità nei prossimi mesi sarà tardivo e non salverà le tasche dei cittadini”.

Misure urgenti

“Per questo – è la posizione risoluta – chiediamo all’Antitrust di emanare, così come fatto nei giorni scorsi per questioni assai meno rilevanti, misure cautelari d’urgenza nel settore del trasporto aereo volte a bloccare gli algoritmi che fanno impennare le tariffe dei voli per le isole nei periodi di Natale e Capodanno, e contrastare le speculazioni che puntualmente danneggiano gli utenti in questo periodo dell’anno”. Anche perché non c’è solamente il sacrosanto diritto di chi si sposta per le vacanze. Ci sono viaggi ancora più obbligatori che rendono inesorabile la tagliola del caro-voli.


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