"Sicilia, sereni ma più attenti|Sono per il vaccino obbligatorio" - Live Sicilia

“Sicilia, sereni ma più attenti|Sono per il vaccino obbligatorio”

I contagi in Sicilia, i rischi e l'attenzione che non deve mai mancare per evitare il peggio.
L'INTERVISTA AL PROFESSORE CASCIO
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2 min di lettura

PALERMO- In casi del genere, invece che sfogliare la pessima margherita del ‘Coviddi-non ce n’è Coviddi’, magari sotto l’ombrellone di una spiaggia libera e affollata, bisogna chiedere a chi ne sa (molto) di più. Il professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo, è la persona adatta per competenza ed equilibrio.

Professore, i casi di Coronavirus in Sicilia aumentano. Che succede?

“In realtà molto poco. Tante persone sono andate in giro per il mondo e alcuni si sono contagiati. Ci sono siciliani che tornano e magari contagiano i loro parenti. Ci sono le persone migranti, senza volere assolutamente entrare nelle strumentalizzazioni politiche. I numeri derivano da questo”.

Dobbiamo preoccuparci?

“Dobbiamo restare sereni e molti attenti. I controlli devono continuare. Le indagini sierologiche devono essere fatte. Opportuno sarebbe lo screening a tappeto con il tampone, specialmente per chi viene da zone del mondo dove la malattia è diffusa. E dobbiamo, assolutamente, adottare le misure necessarie, tra distanziamento e mascherine. Ripeto: assolutamente”.

Vede in giro un calo di attenzione a riguardo?

“Sì, purtroppo, sì. Una cosa su cui insisto…”.

Prego.

“Sono favorevole al maggiore numero di tamponi possibile. Soprattutto, ripeto, a chi viene da zone più a rischio, senza panico, ma senza sottovalutare niente. E chi viene dalle zone a rischio, magari, aspettando l’esito, eviti di andare a trovare i genitori anziani”.

Certamente, nessuno ha la palla di vetro. Lei cosa immagina che succederà alla ripresa, però?

“Immagino che i casi potrebbero aumentare, ma non credo che la situazione sarà come quella che abbiamo sperimentato. Sempre rispettando, ovviamente, le regole. Moltissimo dipende da noi. Le cose che sappiamo del virus sono di più, ma sono tantissime le cose che non sappiamo e nessuno può negare la sua gravità”.

Il presidente Conte ha detto che lui, veramente, non pensa a un vaccino obbligatorio. Lei che ne dice?

“Io sarei per renderlo obbligatorio. Naturalmente, una volta che sarà ben studiato e sicuro come sono sicuri i vaccini che vengono messi in commercio”.


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