Sono perfettamente d'accordo con l'autore di questo assolutamente veritiero articolo...sono stati esposti tutti o quasi tutti i problemi della nostra amatissima Sicilia...il ponte non serve a niente e a nessuno...ci sono altre cose da fare e tante....auguriamoci che dopo il flop del ponte, si pensi ai problemi del sud anche se non sono ottimista al riguardo...
Sicilia, situazione critica: il difficile compito della politica
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Concordo!!!! Tante parole vuote di significato.
Figuriamoci se questi signori ridavano indietro dei soldi al comune....già hanno risolto tutto. Quando invece un cittadino chiede un rimborso anche di soldi non dovuti,se tutto va bene passano anni!!!!!! Poi si lamentano se non andiamo più a votare!!
In bocca al lupo voterò per lei ..
Scusa ma sei pure fiero di avere un capo di nome Lollo? ‘’ per fortuna la siccità ha colpito la Sicilia e non le regioni del nord Italia ‘’. Senza vergogna.
Eroi? Il problema è che dovrebbero risolvere il danno quegli stessi che lo hanno provocato, musumeci e i suoi amici incensati dai passatori di veline. E da schifani che ufficialmente ha detto che vuole continuare il disastro musumeci.
Buon giorno e Buona domenica caro Roberto.
Perché non fare un servizio serio sul numero dei cosiddetti deputati 70 (ancor prima 90), che in Veneto sono 50 (stesso numero di abitanti della Sicilia che corrispondono a ca 5 milioni) o 80 consiglieri regionali in Lombardia che ha ca 11 milioni di abitanti.
La Sicilia ha bisogno di una drastica sforbiciata
Questi riescono a salvare solo le loro poltrone
Scusi Dott. Puglisi, ma Lei è sotto l’effetto della sindrome di Stoccolma?
Per niente, caro amico. Sono semplicemente realista. Questo c’è e siamo costretti a sperare in questo. Con tutte le riserve che mi pare di avere evidenziato. Di Stoccolma c’è soltanto la temperatura di un drammatico inverno economico siciliano. Cordiali saluti. Roberto Puglisi.
Perchè non ci sarebbe altra scelta? Chi lo ha deciso? E Cateno De Luca, perchè non dovremmo provarlo? Alle prossime elezioni sarà lui il Presidente e non è detto che ci vorranno cinque anni… anzi!