Il nucleo patrimonio artistico della polizia municipale di Palermo ha posto i sigilli alle mura di Porta Carini, in esecuzione di un’ordinanza disposta dal gip di Palermo. Stessa sorte è toccata alla Porta Montalto. I reperti storici, infatti, sono pericolanti ed è a rischio l’incolumità delle persone. Il provvedimento è dovuto allo stato di degrado e fatiscenza delle mura che sono sventrare e sgretolate. A contribuire al loro pessimo stato, poi, hanno contributo in maniera determinante i palermitani. Qualcuno ha inserito una trave in ferro nelle mura, ha riversato una colata di cemento armato di sopra e ha costruito un cancello a fianco.
Il provvedimento riguarda l’estensione delle mura anche all’interno del quartiere Capo, dove qualche giorno fa è crollata una palazzina. Ci sono infatti delle baracche – ovviamente abusive – appoggiate alle mura che i vigili hanno cercato di far sgomberare e laddove non ci sono più, il luogo è stato subito deputato a discarica di materiale pericolosi come l’eternit. Resiste ancora una baracca, utilizzata per la vendita di frutta e verdura.
Il vero problema, sottolineano dal nucleo, è che anche quando si riesce sgomberare, il luogo diventa subito un parcheggio, nella migliore delle ipotesi. Manca la fase B, la messa in sicurezza e la riqualificazione, magari prevedendo anche un semplice giardino. Ma, in questo momento, le mura sono precarie, quindi, pericolose, per questo sono scattati i sigilli.