Sindaco Grasso "cade" sul bilancio |Documento bocciato in Consiglio - Live Sicilia

Sindaco Grasso “cade” sul bilancio |Documento bocciato in Consiglio

Ieri la delibera è stata respinta da 9 consiglieri su 15. Solo 3 i voti a favore. E ora Giunta e assemblea rischiano lo scioglimento.

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CASTEL DI IUDICA – In bilico sul bilancio. Il sindaco di Castel di Iudica, Giuseppe Grasso, ieri sera ha incassato una secca bocciatura sul documento di programmazione economica e finanziaria. Ben 9 consiglieri su 15 hanno infatti respinto la proposta di deliberazione presentata dall’amministrazione comunale, che ha ottenuto appena 3 sì. Sconfessione politica, dunque, per Grasso, considerando il fatto che il bilancio di previsione è ritenuto un documento politico, prima di tutto, nel quale è presente la visione futura della città.

Il rischio vero, in seguito alla legge elettorale approvata dall’Ars, è il decadimento di consiglio e Giunta, cosa che potrebbe avvenire nel comune del Catanese se, dopo la nomina del commissario ad acta, il documento non verrà approvato in trenta giorni. In ogni caso, quel che emerge dalla seduta di ieri sera, è la dissoluzione della maggioranza, molto variegata, a sostegno del primo cittadino, eletto nel 2013 con una lista civica ma appoggiato da destra e da sinistra, dall’Ncd, i cui consiglieri sono passati da tempo all’opposizione, e da alcune correnti del Pd che farebbero riferimento alla deputata Concetta Raia.

“La circolare dell’assessorato regionale alle Autonomie – spiega Lorena Mileti, capogruppo all’opposizione con “Uniti per migliorare” – con la quale si comunica che, in caso di mancata approvazione del bilancio non decade più solo il consiglio ma anche la giunta, è arrivata venerdì scorso. Ieri – continua – abbiamo deciso di non votare un bilancio, che non rappresenta alcuna programmazione o visione del futuro della nostra città. Approvarlo così – prosegue – significava tenere in vita questa amministrazione incapace e lontana dalla cittadinanza. Crediamo nella buona politica – conclude – e questa non lo è”.

La palla passa ora al commissario che darà trenta giorni di tempo all’assemblea per votare il documento. Solo allora, se non dovesse essere votato, Giunta e consiglio andranno a casa. In caso contrario, l’esperienza Grasso potrebbe continuare, ma con quale maggioranza è difficile da prevedere. Tra i no di ieri, infatti, anche due targati Pd. Abbiamo provato a parlare con il sindaco ma il telefono squilla a vuoto. 


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