Siracusa, aria inquinata anche nel 2015 | E due centraline su quattro sono fuori uso - Live Sicilia

Siracusa, aria inquinata anche nel 2015 | E due centraline su quattro sono fuori uso

Il capoluogo aretuseo nell'anno appena trascorso ha fatto registrare concentrazioni di polveri sottili nell'aria 54 volte sopra i limiti di legge. Già nel 2012 l'Arpa ha individuato la causa nel traffico e nelle industrie.

i risultati del monitoraggio
di
2 min di lettura

SIRACUSA – Concentrazioni di polveri sottili nell’aria 54 volte sopra i limiti di legge, su una soglia di tolleranza annua di 35. In tema di inquinamento da polveri sottili, quello che s’è appena concluso per Siracusa è l’ennesimo anno fuorilegge. Da un decennio l’aria della città aretusea soffre la presenza del pericoloso particolato, ma quest’anno il dato più inquietante riguarda l’organizzazione generale del territorio, in relazione al controllo e al contrasto del fenomeno. Delle quattro centraline della rete urbana di monitoraggio, infatti, due non hanno rilevato dati per quasi un terzo dell’anno. Cento tredici volte “Non disponibili” i dati della centralina di via Acquedotto, in passato molto prolifica di sforamenti benché lontana dal traffico, ma posizionata in zona Nord, più prossima alla zona industriale.

Alla centralina di via Bixio, nel traffico verso Ortigia, è andata pure peggio: da 109 giorni manca proprio fisicamente. Il Comune, che la ospitava nel cortile dell’Urban center, l’ha “sfrattata” il 16 settembre a causa dei lavori di riqualificazione del sito. Non è stata ancora ricollocata. Secondo il Libero consorzio comunale, titolare della rete di monitoraggio, verrà reinstallata “entro gennaio”. Una serie di lentezze burocratiche ha impedito finora la ricollocazione della centralina nella vicina zona del Pantheon: a novembre mancava ancora la richiesta formale all’ufficio Urbanistica, poi il parere della Soprintendenza. “Sarebbe stata necessaria una conferenza di servizi per tempo: l’ho proposto dalla scorsa estate ma nessuno mi dava ascolto”, ha raccontato l’ex consulente ambientale del Comune, Giuseppe Raimondo, poi dimessosi proprio “per il calo di attenzione istituzionale” avvertito “sui temi ambientali”.

È stata la centralina di viale Teracati a decretare le 54 volte con l’aria ammorbata da pm10 oltre i limiti di legge (50 microgrammi per metro cubo d’aria). Due centraline su quattro fuori uso per quasi un terzo dell’anno non è un dettaglio irrilevante. L’adozione di misure di contrasto eccezionali, come il blocco del traffico, è legata infatti al corretto funzionamento dell’intera rete. Per certificare uno stato d’emergenza, secondo il piano comunale, due centraline su quattro devono registrare contemporaneamente la consecutività dei superamenti. Ma per un terzo del 2015, ogni volta che la centralina di viale Teracati registrava un superamento, almeno un’altra era guasta.

Fin qui il monitoraggio. E i punti di emissione? L’Arpa già nel 2012 ha certificato che la natura delle polveri sottili di cui soffre l’aria siracusana ha duplice origine: traffico e industrie. Il report 2015 di Arpa Sicilia sul tema si esprime così: “Va ricondotto alla presenza sul territorio di specifici processi industriali”. Vengono citati come “impattanti” nella formazione delle polveri sottili le attività di aziende quali: “Esso Augusta, Centrale termoelettrica Enel Augusta e i due stabilimenti Isab di Priolo e a ridosso di Siracusa”. Su questi impianti la relazione conclude: “Nell’ambito di rinnovo e revisione delle Autorizzazioni integrate ambientali andrebbero rivalutati i sistemi di abbattimento delle polveri, la loro congruità con le migliori tecnologie disponibili e quindi i limiti di emissione”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI