Siracusa, il teatro dei record | Inaugura 'Sette contro Tebe' - Live Sicilia

Siracusa, il teatro dei record | Inaugura ‘Sette contro Tebe’

La tragedia di Eschilo apre la stagione. Foto Torneo

Spettacoli classici, 53^ edizione
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SIRACUSA – L’attesa è finita, al teatro greco di Siracusa è appena iniziata la stagione numero 53 degli spettacoli classici, la più lunga di sempre in omaggio ai 2.750 anni della città. Il festival di teatro più partecipato d’Italia (120mila spettatori per 42 recite, il record dello scorso anno), con oltre un secolo di storia, ha preso il via alle 19 con ‘Sette contro Tebe’, tragedia di di Eschilo. Sotto la guida del regista Marco Baliani, la traduzione di Giorgio Ieranò (scena e costumi di Carlo Sala e musiche di Mirto Baliani), sono in scena davanti a più di 4mila spettatori: Marco Foschi (Eteocle), Anna Della Rosa (Antigone), Aldo Ottobtino (messaggero), Gianni Salvo (Aedo), Massimiliano Frascà e Liber Dorizzi.

Il tema della tragedia, filo conduttore di quest’anno: il teatro e la città. “Sette contro Tebe è una tragedia fatta di suoni, rumori, strepiti infernali che assediano la città. Metto in scena il panico di una città assediata come Mosul o Aleppo oggi, Sarajevo ieri, Berlino l’altro ieri”, ha detto il regista poco prima del debutto. “Tebe diventa l’emblema, la metafora della difesa di una città contro le degenerazioni del potere”, è stato invece l’invito a teatro di Roberto Andò, il direttore artistico del ciclo di quest’anno. Per scenografia solo un grande albero “simulacro di tutti gli dei che abitano la città”, un modo per “rispettare gli spazi naturali del sito unico al mondo”.

Tra i presenti alla prima, il governatore Rosario Crocetta. Gli spettatori sono seduti, per la prima volta nella storia di questa centenaria manifestazione, su una rivestitura studiata apposta per la salvaguardia del monumento, secondo le prescrizioni della Soprintendenza e affidata alla sapienza del docente di Tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi Roma Tre Gianmarco De Felice.

Non c’è il rivestimento ligneo, pesante e invasivo, degli anni passati, finito nel mirino di rigide prescrizioni per il rischio che il Teatro greco perdesse il patrocinio Unesco. Un leggero e gradevole rivestimento copre parte della cavea per dare aria e spazio al monumento. “Quest’anno – ha spiegato la soprintendente Rosalba Panvini – la novità è che abbiamo scenografato alcune parti del rivestimento del teatro. Passo dopo passo cerchiamo soluzioni e strategie per migliorare l’assetto del teatro durante le rappresentazioni classiche”. Altra novità: la traduzione simultanea in inglese.

Domani sarà il debutto dell’altra tragedia: Fenicie di Euripide, diretta da Valerio Binasco. I due spettacoli si alterneranno fino al 25 giugno. Dal 29 giugno al 9 luglio, invece, andrà in scena la commedia Le Rane di Aristofane, con l’atteso debutto al Teatro greco di Siracusa di Salvo Ficarra e Valentino Picone. Quella che è appena partita è l’edizione più lunga di sempre: 55 spettacoli in quasi due mesi.

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