Slitta l'avvio dei corsi| "Una sottocommissione all'Ars" - Live Sicilia

Slitta l’avvio dei corsi| “Una sottocommissione all’Ars”

In un'audizione in Commissione Lavoro (nella foto il presidente Totò Lentini), il dirigente generale Albert ha aperto alla possibilità di far slittare l'avvio dei corsi dal 4 agosto al 12 settembre. Ma la situazione dei lavoratori rimane critica. La Uil: "Mille dipendenti finiranno in esubero".

Formazione. I nodi dell'Avviso 20, Lentini
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Una proroga e una sottocommissione all’Ars. Questo l’esito dell’incontro oggi in Commissione Lavoro di Palazzo dei Normanni, tra i deputati regionali, i sindacati e i rappresentanti del governo. Il tema è quello relativo all’Avviso 20, il mega bando della Formazione professionale che ha sollevato anche negli ultimi giorni dubbi e timori, e provocato qualche incomprensione.

Qualcuna di queste incomprensioni è stata chiarita proprio oggi, dal dirigente generale Ludovico Albert che ha aperto a una delle richieste sollevate ultimamente dagli enti. Quella, insomma, di prevedere l’avvio dei corsi in una data non così vicina a quella decisa dall’assessorato: il 4 di agosto.

“Il dirigente generale – spiega Giuseppe Raimondi della Uil – ha fatto tesoro dei nostri rilievi e ha precisato che la data del 4 agosto sarà quella utile per l’avvio dei progetti, non delle attività d’aula, che invece potranno iniziare intorno al 12-13 settembre”.

E spiragli arriverebbero anche sul fronte dei fondi da stanziare agli enti. Il decreto di impegno delle somme, necessario proprio per lo sblocco di questi finanziamenti, infatti, sarebbe già giunto alla Ragioneria generale. Le prime erogazioni potranno consentire il richiamo a lavoro di alcuni dipendenti in esubero. “Ma sui tempi dei primi mandati di pagamento – aggiunge Raimondi – il dirigente Albert non ci ha risposto. Ed è questa, oggi, la cosa che ci preoccupa di più”. Una preoccupazione “supportata” dai numeri. Perché uno studio proprio della Uil avrebbe quantificato in circa un migliaio il personale che andrà in esubero con l’avvio dei corsi. Ai 514 attualmente senza lavoro, infatti, potrebbero aggiungersi circa 500 lavoratori in seguito all’introduzione del “parametro unico”. Una novità che porterà nelle casse di molti ent, meno soldi a parità di ore di corso rispetto al passato. E costringerà alcuni di questi enti a licenziare. “A mitigare la situazione – precisa Raimondi – potrebbero intervenire le 208 assunzioni che potranno essere compiute dai nuovi enti. Ma nel migliore dei casi avremo comunque circa 800 esuberi. Ci chiediamo a questo punto – conclude – cosa voglia fare la Regione”.

E la domanda rimbalza appunto nei palazzi del potere. E il palazzo, intanto, risponde attraverso l’idea di “creare una sottocommissione di controllo all’Ars per disciplinare il rientro a lavoro dei dipendenti in esubero”, questo l’annuncio del presidente della Commissione Lavoro Totò Lentini.

Tra le prime criticità rilevate nell’audizione di oggi, appunto, c’è la condizione del personale di alcuni enti già operanti nell’ambito della legge 24 del 1976 (quella che regolava i finanziamenti agli enti fino all’anno scorso) che non risultano inclusi fra quelli finanziati nel nuovo Prof. Ormai esaurite le risorse per la Cassa integrazione in deroga, in mancanza di precise indicazioni per il riassorbimento, la situazione dei lavoratori e delle loro famiglie sta diventando sempre più critica. Per questo la Commissione ha deciso di avviare una specifica azione di vigilanza sulla riassegnazione delle risorse e, in caso di definitiva esclusione degli enti, sulla ricollocazione del personale presso gli altri enti finanziati. Ed è in quest’ottica che è stata prevista, appunto, l’attivazione di un’apposita sottocommissione che intervenga operativamente per evitare che, come detto, la situazione già critica finisca col diventare di vera emergenza sociale.

“Oggi – aggiunge Lentini – abbiamo avviato un’azione attenta e positiva per verificare in dettaglio tutte le situazioni di criticità emerse. A partire dalla prossima settimana – spiega – affronteremo un serrato calendario di lavoro, iniziando dalla situazione dei lavoratori in Cassa integrazione, per i quali occorre immediatamente reperire le risorse a garanzia della sopravvivenza delle loro famiglie. Anche a fronte di una legislatura ormai in scadenza – conclude il parlamentare centrista – occorre mantenere la massima attenzione ed assicurare il massimo impegno nel dare risposte ai lavoratori e garantire che il settore possa ripartire”.

 


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