Social housing, Valenti: |"Le risorse ci sono" - Live Sicilia

Social housing, Valenti: |”Le risorse ci sono”

Le linee di intervento non riguardano soltanto la costruzione di nuovi complessi residenziali ma anche la riqualificazione di vecchi edifici o aree abbandonate. Tra gli attori fondamentali ci sono i Comuni.

CATANIA – “Nuove tendenze del bisogno abitativo in Italia: cos’è l’housing sociale”. Da qui riparte la Compagnia delle Opere Sicilia Orientale con un convegno promosso in collaborazione con Ance ed Eire. Un modo per fare il punto su uno strumento, l’housing sociale, che potrebbe sopperire a due grosse emergenze nazionali: la crisi del settore edile e la diminuzione del potere di acquisto dei cittadini. L’idea di fondo è semplice: realizzare alloggi da affittare (o vendere) a canoni calmierati.

Un’operazione che vede tra gli attori in campo operatori sia pubblici che privati. “Il social housing risponde a un bisogno emergente di una classe sociale che non è abbastanza ricca per acquistare una casa, ma neanche così povera da potere concorrere all’edilizia popolare”, spiega Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. (Gestione Fiere). La Regione Sicilia farà la sua parte nonostante il notevole ritardo accumulato. Patrizia Valenti, assessore agli Enti Locali non ha dubbi e anzi si impegna pubblicamente. “Finora l’azione amministrativa non è stata delle più celeri nel settore in questione, oggi la Regione ha una nuova consapevolezza”, assicura Valenti. “Il social housing è un settore nel quale crediamo molto – continua- e in cui vogliamo investire perché costituisce uno strumento di fondamentale importanza per una classe sociale che non ha più le possibilità economiche di vent’anni fa”. L’assessore tesse le lodi di questo “strumento fondamentale, in grado di rimettere in moto la macchina economica dell’isola e dare risposte all’emergenza occupazionale” e assicura un esoso investimento che va in questa direzione. “Abbiamo già delle risorse che intendiamo utilizzare subito e presto ne arriveranno delle altre”. Il riferimento è al fondo di social housing istituito in Sicilia.

“Un’occasione molto importante per dare risposte all’emergenza abitativa e rimettere in moto l’economia” lo definisce Intiglietta. Le linee di intervento non riguardano soltanto la costruzione di nuovi complessi residenziali ma anche la riqualificazione di vecchi edifici o aree abbandonate. Tra gli attori fondamentali ci sono i Comuni. L’abbattimento dei costi di realizzazione degli appartamenti, infatti, è legato in primis alla concessione dei terreni. Centrale è altresì la creazione di un sistema integrato di fondi, una sinergia tra pubblico e privato, dagli enti locali alle fondazioni, in cui Cassa Depositi e Prestiti gioca un ruolo di primo piano. Carlo Saggio, presidente di CdO Sicilia Orientale mette in guardia tutti i “players” della partita.

“Bisogna comprendere che un’esperienza di housing sociale può essere fruttuosa se tutti gli attori del progetto si fanno carico delle finalità”. Saggio fa alcuni esempi. “I costruttori non possono intraprendere opere di housing sociale per fare un po’ di case, ma devono capire a cosa serve, le istituzioni pubbliche non si devono limitare a dare un po’ di ossigeno all’economia, ma devono comprendere che le esigenze abitative cambiano e che un progetto simile muterà il volto delle nostre città”. “Un’occasione- conclude Saggio- per farle più belle e a dimensione d’uomo.


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