CATANIA – Il messaggio di speranza prima che il racconto di una festa condivisa. La testimonianza della carità e della difesa della donna prima di ogni altra cosa. La sedicesima edizione di “Un Goal per Solidarietà – Una partita contro il femminicidio”, è stata colma di entusiasmo e coinvolgimento.
Una manifestazione nella quale tutti sono stati protagonisti. In primis le migliaia di studenti che hanno assiepato gli spalti dello stadio “Angelo Massimino” di Catania. E nei volti e nelle parole dei tanti, lo sforzo di riuscire ad infondere, anche a chi non era presente, la possibilità di narrare un modo un pò migliore.
“Una bella immagine di Catania”
“Siamo davvero contenti di avere regalato questa bella immagine di Catania a tutta l’Italia. Grazie davvero a tutti. Il calcio è certamente un veicolo eccezionale per lanciare messaggi che stanno a cuore ad ognuno di noi: e la presenza delle ragazze e dei ragazzi delle scuole, dei massimi rappresentanti delle istituzioni civili e militari, ne sono una testimonianza formidabile”.
Le parole del patron Luca Napoli non sono di circostanza: sono semmai la conferma di una città e di un territorio che ha risposto in massa ad una chiamata che toccava le coscienze.
Donne in campo
Tante le donne al Massimino. Dalla testimonial, la giornalista Giorgia Rossi, all’attrice Ester Pantano, passando per la presentatrice Chiara Giuffrida e l’inviata di “Striscia la notizia” Chiara Squaglia fino alle assistenti di linea. Non trascurando tutte coloro che con la loro presenza sono state testimonianza di una mattinata che non ha conosciuto sosta.
“Vietato restare indifferenti”
“Dobbiamo abituarci a rilanciare ogni giorno temi sui quali non possiamo rimanere indifferenti. Una manifestazione come quella di oggi, ci aiuta ad incontrare migliaia di giovani con i quali lavorare affinché episodi cruenti come quelli raccontati dalle cronache non abbiano più a ripetersi”, ha evidenziato con efficacia il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.
Le autorità
Presenti, come detto, le massime autorità accolte in campo da un inappuntabile Ruggero Sardo. Il prefetto, Maria Carmela Librizzi, il sindaco di Catania, Enrico Trantino (anche lui tra i giocatori in campo per buona parte del primo match) il comandante provinciale dei carabinieri, il Colonnello Salvatore Altavilla, il questore dottor Giuseppe Bellassai (che ha indossato divisa da gioco e scarpette), il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Generale Antonio Raimondo. Il saluto del Catania Fc con l’ad Vincenzo Grella.
Il messaggio del presidente del Senato
Da segnalare anche il messaggio del Presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Impegni istituzionali non mi hanno consentito di essere insieme a voi.
Il particolare valore sociale di questa manifestazione, insieme alla partecipazione e al tifo di tanti giovani studenti sugli spalti dello stadio, rappresenta un’occasione per ricordare quanto lo sport sia un potentissimo veicolo di coesione e aggregazione, in grado di abbattere ogni barriera, ogni pregiudizio, ogni confine.
Questo torneo, li cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza, ci ricorda inoltre quanto sia profondo li legame tra sport e solidarietà e come la passione sportiva possa tradursi in un’opportunità per fare del bene, aiutare il prossimo e dare nuove speranze a chi vive situazioni di grande difficoltà.
In tale cornice, ritengo particolarmente meritorio avere dedicato la sedicesima edizione di “Un Goal per la Solidarietà” al tragico e odioso tema dei femminicidi ed alle violenza di genere”.
La partita “non è chiusa”
Ma “Un Goal per la Solidarietà – Una partita contro il femminicidio” non si è ancora concluso del tutto: nelle prossime settimane verrà convocata un’apposita conferenza stampa sull’incasso che verrà devoluto in beneficienza. I destinatari sono la Caritas diocesana e l’associazione Thamaia, presenti questa mattina rispettivamente con Don Pino Puglisi ed Anna Agosta.
Per la cronaca, il Trofeo DomusBet.tv è stato vinto dalle All Stars Sicilia che hanno trionfato al cospetto della Nazionale Artisti Tv, della Nazionale Consiglieri Regionali d’Italia e della Nazionale Giornalisti.
Ad arbitrare, è stato anche l’ex giacchetta nera della Serie A, Angelo Bonfrisco.
Ma quello che oggi contava, per una volta, non era il risultato sul campo: ma quello scaturito nei cuori delle migliaia di giovani presenti.