LONDRA – Parla siciliano il podio tricolore del Sony World Photography, tra i concorsi di fotografia più importanti del mondo che vede quest’anno 28 italiani in prima linea – il numero più altro tra le nazionalità in finale – tra i 230mila foto partecipanti provenienti da 186 paesi.
Il vincitore assoluto si scoprirà il 21 aprile, con una cerimonia di gala dalla Somerset House di Londra, ma Alberto Alicata di Palermo (categoria Professional Staged), Giorgio Granata di Catania (categoria Youth Environment, quindi giovane promessa con meno di 19 anni) e Salvo Bombara di Milazzo (Open Enhanced) risultano già tra i finalisti – annunciati proprio oggi – ed incrociano le dita per le varie competizioni legate al premio (“National Award”, nelle varie 14 categorie e negli assoluti delle sezioni Professional, Open, Student, Youth). Le loro opere saranno in mostra nella capitale inglese dal 22 aprile all’8 maggio e poi gireranno il mondo. L’anno scorso il concorso ha fatto tappa anche a Fontanarossa. L’hashtag per seguire l’evento sui social è #SWPA.
La mascotte è Giorgio Granata: 18 anni, all’ultimo anno al liceo Boggio Lera di Catania e la macchina fotografica sempre al collo. Ce l’aveva anche per la foto arrivata in finale: “E’ scattata in Arizona – ricorda – e ritrae un meandro del fiume Colorado che si chiama Horseshoe Bend. Sono andato in America nell’estate del 2015, con due miei amici e le nostre famiglie. L’emozione di vederlo dal vivo è indescrivibile, non ci si aspetta tanta meraviglia in un luogo così caldo. Non essendo protetto da ringhiere, fotografare diventa molto pericoloso; per scattare la foto infatti, mi sono dovuto arrampicare su una roccia, ovviamente nonostante le urla di mia madre…”. La sua immagine è stata premiata per il suo sguardo alla protezione dell’ambiente: “Penso che possa essere considerata – aggiunge il giovane fotografo – una sotto-forma di manifesto contro l’inquinamento ambientale. Il continuo distruggere delle acque genera scenari di sogni; il continuo distruggere dell’uomo innesca per lo più morte”. In questo momento sta lavorando ad un collage “di Polaroid e di chiavi di alberghi” e precisa che, nonostante la gioia per la competizione, ritiene che la sua foto migliore sia un’altra, appesa nella sua camera, che prende spunto dal quadro di Picasso Guernica.
Anche il fotografo palermitano Alberto Alicata non si aspettava un risultato così importante: “A volte non basta una vita per vincere ad un concorso simile e con questi numeri – spiega a Live Sicilia, da Roma – ed esserci riuscito a 32 anni è stata davvero una bella sorpresa ed un piccolo sogno che si realizza. E’ la seconda volta che partecipo al WPO, oggi mi viene un po’ da ridere pensando al fatto di aver mandato le foto al concorso il giorno prima della data di scadenza. Non mi sarei mai aspettato di essere tra i possibili vincitori, sapendo la quantità e qualità di immagini contro le quali avrei concorso”.
La sua foto “Iconic_B” ha per protagonista una Barbie immortalata come una donna vera, con un procedimento contrario a quello dei grandi fotografi “che realizzavano scatti con modelle vere che ricordassero le fattezze della bambola. il mio progetto – afferma il fotografo – e ripercorre la storia delle immagini-icona dei grandi maestri della fotografia di moda degli ultimi “60: Bourdin, Avedon o Lachapelle”. L’idea nasce mentre Alberto studia fotografia: “avevo ricevuto il compito – racconta a LiveSicilia – di eseguire alcuni scatti di still life con delle stoviglie. Non trovando interessante e produttivo fare degli scatti a piatti e forchette, ho iniziato a pensare a qualcosa che fosse il più vicino possibile alla moda. Guardando l’immagine di Bourdin per la campagna di Charles Jourdan del 1979, dove si vede una donna intenta ad entrare dentro la tana in un topo, ho notato che le gambe della modella somigliavano molto a quelle di una bambola. Ho pensato alla bambola per eccellenza e quindi alla Barbie”. Alberto lavora da Roma dove si occupa di moda e pubblicità. “Iconic B” sarà in mostra anche a Milano, da fine aprile al Mia Fair e poi alla galleria Dada East.
Ecco i 28 finalisti italiani:
Alberto Alicata, Professional Staged category
Alessandro D’Angelo, Professional People category
Alessandro Penso, Professional Current Affairs category
Andrea and Magda, Professional Current Affairs category
Andrea Rossato, Professional Candid category
Cristina Vatielli, Professional Staged category
Daniele Robotti, Professional Still Life category
Filippo Venturi, Professional People category
Francesco Amorosino, Professional Still Life category
Francesco Fratto, Professional People category
Gabriele Micalizzi, Professional Current Affairs category
Giancarlo Ceraudo, Professional Candid category
Jean-Marc Caimi, Professional Daily Life category
Laura Aggio Caldon, Professional Contemporary Issues category
Marcello Bonfanti, Professional Portraiture category
Simona Ghizzoni, Professional Contemporary Issues category
Valerio Bispuri, Professional Candid category
Ilva Beretta (Swedish based in Italy), Professional Still Life category
Luca Laghetti, Open Enhanced category
Salvo Bombara, Open Enhanced category
Valter Bernardeschi, Open Nature & Wildlife category
Christian Massari, Open Nature & Wildlife category
Simona Tedesco, Open Nature & Wildlife category
Maurizio Casula, Open Panoramic category
Stefano Guerrini, Open Panoramic category
Michele Liberti, Open People category
Anais Stupka, Youth Environment category
Giorgio Granata, Youth Environment category