PALERMO – La peggiore delle notizie. Sino all’ultimo, i tifosi del Palermo hanno sperato di poter contare sul loro capitano entro tempi ragionevoli. In realtà, la prognosi iniziale di quattro settimane ha trovato riscontro. Stefano Sorrentino dovrà stare fuori per 30 giorni. Le indagini strumentali hanno evidenziato il distacco aponeurotico al bicipite femorale destro. Niente Roma, Bologna, Inter e Napoli. Da comprendere se vi saranno i margini per un recupero almeno per il match in programma sabato 19 marzo al “Castellani” di Empoli. Medesima prognosi anche per Goldaniga: il centrale ha riportato una lesione di primo grado sull’inserzione distale del retto addominale e sull’inserzione prossimale dell’adduttore destro.
Un doppio elemento di difficoltà ulteriore per un Palermo che ritrova Iachini e per una tifoseria in apprensione per il futuro del suo capitano. Non tanto quello contrattuale, che verrà deciso solo a salvezza acquisita, ma quello immediato. L’infortunio rimediato contro il Torino a causa di un’incomprensione con Andelkovic in area di rigore terrà fuori Stefano Sorrentino a lungo, nonostante lo stesso portiere del Palermo si fosse dimostrato ottimista all’uscita dalla clinica dove nel primo pomeriggio ha sostenuto i consueti esami strumentali: “È andata bene – affermava Sorrentino – più tardi vedremo l’entità dell’infortunio”.
Con o senza Sorrentino, il Palermo ha avuto grandi certezze da Fabrizio Alastra. Il diciottenne trapanese ha esordito in massima serie stupendo tutti con una prestazione di alto livello. Una prova che i tifosi si augurano possa ripetersi domenica prossima all’Olimpico contro la Roma: “Bisogna essere sempre ottimisti – affermava Sorrentino – poi il Palermo per ora è in buone mani. Io ce la metterò tutta. Fosse per me tornerei già domenica”. Ma non sarà così: Alastra da futuro a presente per una porta da custodire nel miglior modo possibile nella fase più delicata del campionato. Sorrentino capitano non giocatore: impegno anche fuori dal campo per raggiungere una vitale salvezza.
