Sos Palermo... tra erbacce e rifiuti: l'autunno delle emergenze che verrà - Live Sicilia

Sos Palermo… tra erbacce e rifiuti: l’autunno delle emergenze che verrà

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    Difficile per un anziano ricordare un periodo, una stagione, un’ora in cui Palermo non sia descritta come una città in emergenza. Adesso tocca al centro storico, abbandonato per ignavia vive quanto già visto per la conca d’oro. Prevale la logica della fame, riempirsi la pancia prima possibile, il friggi e mangia con avidità atavica, una speculazione dal profilo scadente ma inarrestabile, dai suk al cemento armato in ogni metro quadro lasciato libero, poi ci si lamenterà per gli errori fatti, per la classe politica mediocre etc. Sui rifiuti lasciate perdere, nessuno insegna che cosa è una comunità e non può certo farlo la classe politica eletta da chi sporca e che ha in manno le ssunzioni di chi dovrebbe pulire

    Perché nn pensare ai tombini? Perché nn iniziare la loro pulizia? Si aspetta, e si spera, che possa piovere per vedere i soliti allagamenti? È tutto una vergogna…È come se nn ci fosse programmazione…si va avanti per inerzia…quando si va avanti…

    Quando in una azienda privata,i manager non portano i risultati o il fatturato,vengono rimossi. Non si capisce perchè a Palermo,i vertici delle aziende municipalizzate,malgrado il degrado,il fallimento sempre dietro la porta,l’incapacità ad risolvere i problemi e lasciando la città con tutti i disagi che conosciamo,questi signori non vengono rimossi? I vari AD,consiglieri,tecnici,e funzionari vari,sono sempre ai loro posti,sempre con le mani tese a prendersi i loro lauti stipendi……una volte per tutte,cerchiamo di fare come nei paesi industrializzati,chi non produce,va via!!!! Se il pubblico non rende,affidiamo ai privati…….diversamente andremo sempre indietro e i problemi ci sommergeranno.

    Speriamo almeno ci sia l’acqua per pulire.

    Che stress questa Sicilia sempre problema ..

    Per l’appunto, posato “da una maggioranza litigiosa, imbrigliato in continue trattative con i partiti, alla guida di un centrodestra che chiede, per ora sottovoce, un rimpasto di giunta, e a capo di una macchina, quella comunale, appesantita dalle inefficienze”. E messo in ferie dall’ultimo acquisto della squadra. Quell’assessore al benessere animale che tra cavalli carrozze cani e panchine se l’è presa tutta la scena. Sindaco, inauguri una cabina di regia faccia come Il presidente Schifani. Sì, qualcuno dirà ma ad Agrigento l’acqua non c’era prima e non c’è ora. E che vuol dire? L’importante non è vincere, ma partecipare!

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