Sospensione Pogliese, ricorso dei legali: domani udienza - Live Sicilia

Sospensione Pogliese, legali presentano ricorso: domani udienza

Gli avvocati insistono sulla 'natura cautelare' del provvedimento previsto dalla legge Severino.

CATANIA. Un’altra pagina della vicenda sulla sospensione di Salvo Pogliese sta per essere scritta. Gli avvocati Claudio Milazzo ed Eugenio Marano hanno depositato un ricorso cautelare, contro la Prefettura di Catania e il Ministero dell’Interno, dove chiedono al Tribunale Civile un provvedimento d’urgenza in cui si  disponga “il pieno esercizio del proprio diritto di elettorato passivo da parte del Dott. Salvatore Domenico Pogliese, con provvedimento urgente e idoneo a garantire la prosecuzione del proprio mandato elettorale quale Sindaco della Città di Catania e della Città Metropolitana di Catania”. Domani ci sarà l’udienza davanti alla prima sezione civile del Tribunale.

Sono 27 pagine in cui i legali analizzano a livello cronologico e sistematico quando accaduto a seguito della condanna comminata dal Tribunale di Palermo lo scorso 23 luglio 2020 a Pogliese per il reato di peculato. Come già anticipato da LiveSicilia il 9 giugno prossimo si aprirà l’appello. Una sentenza di primo grado che ha fatto scattare l’applicazione della Legge Severino attraverso una sospensione prefettizia della carica di Sindaco per 18 mesi. Poi ‘congelata’ a dicembre 2020 dal Tribunale civile che ha chiesto alla Corte Costituzionale di ‘valutare’ alcuni vizi di incostituzionalità della Legge Severino sollevati in un ricorso dai legali di Salvo Pogliese. In attesa della sentenza della Consulta l’esponente di FdI è tornato a Palazzo degli Elefanti, ma lo scorso 24 gennaio – a seguito della pronuncia di piena legittimità della norma da parte della Corte Costituzionale – la Prefettura di Catania ha ‘stabilito’ la ripresa dell’efficacia del provvedimento prefettizio, stralciando dal computo i mesi ‘già scontati’. Una tesi è stata condivisa dalla Procura di Catania in sede di udienza davanti al Tribunale civile.

Per i legali di Pogliese invece la sospensione prevista dalla legge Severino non ha natura sanzionatoria ma cautelare, come avrebbe anche sottolineato la Corte Costituzionale nella sentenza. E quindi avrebbe cessato la sua efficacia proprio il 24 gennaio 2022. Per gli avvocati dunque ci sarebbe stato da parte “dell’amministrazione Interna” un errore di interpretazione della norma. Per gli avvocati ci troviamo davanti a una  “illegittima compressione del diritto di elettorato passivo da parte dell’Amministrazione dell’Interno” e “in totale assenza di un provvedimento amministrativo tipico che possa legittimare l’ultrattività dell’originario Decreto Prefettizio di sospensione dalla carica” di Pogliese.

“E’, infatti, evidente -si legge nel ricorso –  come l’Amministrazione abbia con estrema disinvoltura inibito a Pogliese la possibilità di concorrere a qualsiasi competizione elettorale sino alla data in cui, sulla base di una mera interpretazione – invero illegittima – non cesseranno, a suo dire, gli effetti della sospensione”.  E ancora: “L’assunto ministeriale è il risultato di un eccessivo sbilanciamento a discapito del diritto di elettorato passivo, che, a ben guardare, si basa su un’interpretazione della legge Severino in evidente antitesi all’interesse alla salvaguardia dell’integrità della funzione elettiva nelle more della definizione giudiziale, che, per quanto detto, è destinato a riespandersi decorsi diciotto mesi”. 

La decisione del Tribunale Civile non sarà domani. Al termine dell’udienza infatti i giudici si riserveranno e poi depositeranno la sentenza dopo qualche giorno.


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