BAGHERIA (PALERMO) – Le loro bancarelle erano posizionate a distanza ravvicinata, in modo da potersi mettere d’accordo su come spacciare i soldi falsi. Banconote da venti euro per la precisione, che venivano consegnate ai clienti ignari con la scusa di non avere il resto a monete.
E’ stato detto proprio questo ad una signora che aveva acquistato delle zucchine da un fruttivendolo che si trovava nel mercatino di via Tommaso Aiello a Bagheria: una scusa per avere il tempo di cambiare la banconota originale con quella falsa, secondo quanto hanno accertato i carabinieri della stazione locale.
Un blitz in piena regola quello che hanno effettuato i militari dell’Arma tra le bancarelle della cittadina alle porte di Palermo, dove già girava voce da qualche settimana, che qualcuno avesse immmeso soldi falsi. A confermare tutto, il carabiniere di quartiere al quale si erano rivolti gli acquirenti, che tornando a casa avevano fatto l’amara scoperta e sie rano ritrovati a perdere decine di euro.
Le manette sono così scattate per cinque fruttivendoli. Si tratta di Francesco Ammirata, 32 anni, Francesco Catalano, 26 anni, Giuseppe Garofalo, 23 anni, Giovanni Carlino, 28 anni, e Carlo Catalano, 23 anni. Sequestrate sei banconote false.