Condanne confermate, assoluzioni e sconti di pena. La corte d’appello di Palermo ha riformato la sentenza su una sfilza di presunti spacciatori arrestati nel 2010 nell’ambito dell’operazione denominata Fulgor.
Questi i condannati: Giuseppe Vernengo ha avuto 9 anni e 4 mesi (confermata la pena del primo grado), Francesco Guida, 4 anni e due mesi (in primo grado gli erano stati inflitti 6 anni e 8 mesi. E’ difeso dagli avvocati Gioacchino Sbacchi e Marzia Fragalà), quattro anni e due mesi per Giusto Vernengo contro i 4 anni e 8 mesi del primo grado (difeso da Marco Clementi e Salvatore Ferrarra), due anni per Gabriele Marrone (4 anni in primo grado, era difeso da Enrico Sanseverino), Salvatore Ales, un anno contro i 2 anni della precedente condanna (avvocato Rosanna Vella). Confermate le condanne di Giuseppe Melina (3 anni) e Marco Messina (un anno e 8 mesi). Per tutti, già in primo grado era stata esclusa l’associazione per delinquere.
Assolti Gioacchino Guida e Girolamo Mineo (aveva avuto 2 anni e 8 mesi e due anni). Sono assistiti dagli avvocati Giuliana Rodi, Bianca Savona e Giuseppe Farina. La sentenza è della prima sezione della Corte d’appello presieduta da Gianfranco Garofalo.
Nel corso dell’inchiesta i personaggi coinvolti venivano chiamati con nomi in codice: caciocavallo, cavadduzzi, cavalli, vitelli e vitellucci saporiti. La droga invece, diventata, olio da smerciare e macchine da trasportare.