Sparatoria di Librino, altre tre condanne inflitte al clan Cappello - Live Sicilia

Sparatoria di Librino, altre tre condanne inflitte al clan Cappello

La decisione del Gup con rito abbreviato

CATANIA – Facevano parte della spedizione punitiva dei Cappello. Giovanni Di Stefano, Giuseppe Auteri e Carmelo Liistro sono stati condannati con rito abbreviato per avere partecipato alla sparatori di Librino dell’otto agosto 2020, in cui morirono due persone.

Le condanne sono di 14 anni e 8 mesi per Giuseppe Auteri, 14 anni e 2 mesi per Giovanni Di Stefano e 5 anni per Carmelo Liistro. A Carmelo Liistro, diventato collaboratore di giustizia, il giudice ha deciso di assegnare le riduzioni di pena previste dalla legge.

La colonna dei Cappello

Tutti e tre gli facevano parte della colonna di 14 motociclette e 28 uomini che la sera dell’otto agosto 2020 raggiunsero armati viale Grimaldi, a Librino, al culmine di tensioni fortissime tra il clan Cappello e il clan dei Cursoti milanesi legate a questioni di droga e di contrasti personali tra i diversi membri.

A parlare della presenza di Giovanni Di Stefano e Giuseppe Auteri sul luogo della sparatoria, poi riscontrata dagli inquirenti con altre dichiarazioni e con riscontri su telecamere di sorveglianza, è stato anche Carmelo Liistro nel suo percorso di collaborazione con la giustizia.

In particolare, Giovanni Di Stefano era il passeggero dello scooter guidato da Alfio Castagna, mentre Giuseppe Auteri guidava lo scooter su cui era passeggero Renè Di Stefano, fratello di Giovanni. Sia Renè Di Stefano che Alfio Castagna di recente sono stati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare.

La sparatoria di Librino

Su Giuseppe Auteri Liistro racconta una scena accaduta durante la sparatoria. Appena arrivati in viale Grimaldi la colonna dei Cappello si trova di fronte la Panda azzurra e la Mini su cui c’è il gruppo armato dei Cursoti. In quel momento un Tmax finisce per terra e Auteri si rialza, sparando con un revolver cromato in direzione di Carmelo Sanfilippo, uno dei fratelli del gruppo dei Cursoti.

Sempre Carmelo Liistro racconta poi di avere saputo che Giuseppe Auteri sarebbe scappato dal luogo della sparatoria con la macchina di un fruttivendolo che ha minacciato con la pistola.

Su Giovanni Di Stefano, Liistro conferma che era sul luogo della sparatoria, sullo scooter guidato da Alfio Castagna. Liistro racconta anche che Di Stefano aveva un borsello con una grossa pistola semiautomatica al suo interno.


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