Spari in via Capo Passero: è l'ennesimo avvertimento - Live Sicilia

Spari in via Capo Passero: è l’ennesimo avvertimento

Uomini armati per strada, spari in aria e “muscoli” mostrati da scooteristi nelle piazze di spaccio: cosa succede a Catania
NUOVA SPARATORIA
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CATANIA. Scooteristi armati fino ai denti che scorrazzano sparando in aria o anche solo muovendosi minacciosi per via Capo Passero, viale Bummacaro o il Villaggio Sant’Agata. Segnalazioni di “uomini armati” che si susseguono da giorni al numero unico d’emergenza 112, relative a varie zone del centro e della periferia catanese. Strade abitate. Strade dove giocano i bambini.

Azzardare che a Catania sia in atto uno scontro tra clan per il controllo delle piazze di spaccio, forse, è eccessivo. Un dato tuttavia è innegabile: qualcuno sta mostrando i muscoli e lo fa per incutere timore. L’ultimo episodio ieri sera in via Capo Passero: gli spari, i colpi di pistola calibro 7,65 contro un’auto in sosta, sono la conferma di un clima che si sta facendo incandescente. Resta da comprendere anche se la scelta dell’auto da colpire sia stata casuale o meno.

Ieri sera sono intervenute le Volanti della Questura. Ovviamente è un problema che interessa tutte le forze dell’ordine, perché le segnalazioni in questi giorni sarebbero numerose. Alcune appaiono come semplici “dimostrazioni di forza”: gruppetti di giovani transitano con i loro scooteroni armati, talvolta in gruppo. Quei gesti che vengono compiuti, secondo il simbolismo plateale tipico – che hanno raccontato spesso i pentiti di mafia – solo e semplicemente per mostrare di essere presenti e non avere paura di nessuno.

In certi casi, una volta giunti sul posto, gli uomini delle Volanti o i Carabinieri si ritrovano zone ormai deserte, abbandonate dalle persone segnalate. In altri, sarebbero stati rinvenuti dei bossoli, frutto quasi certamente di colpi di pistola o mitragliette esplosi verso l’alto.

L’interrogativo di fondo tuttavia non è per nulla campato per aria: ci si chiede cosa stia succedendo a Catania. Se ci sia davvero il rischio che questi segnali possano produrre uno scontro aperto tra clan rivali intenzionati ad andare “ai materassi”, per dirla con un’espressione da Il Padrino. O se, come spesso accade, queste “turbolenze” non si chiuderanno con un accordo in grado di soddisfare tutti, cosa che in genere accade in nome del denaro.


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