Palermo, colpi di pistola allo Sperone: coinvolti due uomini

Palermo, omicidio allo Sperone: un morto e un ferito. Legami col boss

Via XVII Maggio allo Sperone
Indagini della polizia
INDAGINI IN CORSO
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PALERMO – Il bilancio è di un morto e un ferito grave. Si torna a sparare e ad uccidere a Palermo. Nel tardo pomeriggio di ieri, nel rione Sperone, una raffica di colpi di pistola non ha lasciato scampo a Giancarlo Romano, 37 anni, su cui nel recente passato si erano accesi i riflettori della Direzione distrettuale antimafia. Il ferito è Alessio Salvo Caruso, 29 anni. A sparare sarebbe stato un terzo uomo, poi fuggito per le strade del quartiere. Non si esclude che abbia agito con un complice.

Sull’asfalto, in una piccola traversa di via XXVII Maggio, non lontano da corso dei Mille, è rimasto il cadavere di Romano raggiunto da almeno tre colpi nella parte bassa del corpo. Quando sono intervenuti i poliziotti della squadra mobile e i sanitari del 118 l’uomo probabilmente era ancora vivo, ma perdeva molto sangue. Inutili i tentativi di rianimarlo.

Il ferito è stato trasportato nel vicino ospedale Buccheri La Ferla. Le sue condizioni sono gravi, anche se è vigile. I proiettili lo hanno raggiunto all’addome ed è stato necessario sottoporlo ad un intervento chirurgico.

Il mondo della droga

Sia nella strada del delitto che in ospedale si sono radunati i parenti. Lacrime e urla. A presidiare i luoghi diversi agenti. Le indagini si stanno indirizzando nel sottobosco della criminalità che controlla lo spaccio di droga. Allo Sperone c’è una delle principali piazze della città. Il nome di Romano era emerso un paio di anni fa nelle informative degli investigatori in ambienti collegati a personaggi mafiosi.

Quel legame con il boss

In particolare era emersa la vicinanza con Antonino Lo Nigro, detto ‘u ciolla, boss di Corso dei mille in affari con la droga arrestato due anni fa. Un collaboratore di giustizia disse: “Nell’aprile 2020 Antonino Lo Nigro era tornato in libertà e da quel momento si era ripreso il territorio grazie anche alla preziosa collaborazione dei suoi più fidati collaboratori, tra i quali Giancarlo Romano e Piero Mendola”. Caruso, invece, ha dei precedenti per rapina.


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