Con le sue dichiarazioni ha – praticamente – riscritto la storia dell’eccidio di via D’Amelio in cui morì Paolo Borsellino e i suoi agenti di scorta. Ora l’aspirante pentito Gaspare Spatuzza, ex reggente e killer della cosca di Brancaccio, riceve il primo “bollino di qualità” dalle procure di Firenze, Caltanissetta e Palermo che continuano a indagare sulle stragidel 1992 e del 1993. Il riconoscimento odierno rappresenta il primo passo per essere inserito nel programma di protezione dei collaboratori di giustizia. Dopo un anno, dunque, Spatuzza ha convinto i giudici e smentito la ricostruzione di Vincenzo Scarantino, sulle quali dichiarazioni è stato basato buona parte del processo sulla strage di via D’amelio.
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