CATANIA – La protesta sembra abbia sortito gli effetti sperati. Il recente sciopero dei dipendenti Amt organizzato dalle sigle sindacali autonome, Fast – Confsal e Faisa – Cisal, pare abbia portato a una nuova trattativa con l’azienda metropolitana trasporti e con il Comune di Catania, socio unico dell’ex municipalizzata. Lo affermano i segretari delle due organizzazioni, Giovanni Lo Schiavo e Aldo Moschella. “Finalmente è ripartita una trattativa seria fra la società, la proprietà e le organizzazioni sindacali in ordine alla crisi della partecipata – affermano. Ieri, infatti, si è tenuto a Palazzo degli Elefanti un primo incontro che ha spianato la strada a un nuovo accorso che, se tutto dovesse andare bene, dovrebbe arrivare in porto la prossima settimana”.
Non nascondono la propria soddisfazione i sindacalisti che da mesi portano avanti la vertenza e, in particolare, la battaglia contro l’ordine di servizio numero 38, tra le cause scatenanti della nuova ondata di protesta. “Dobbiamo dare atto all’amministrazione – affermano i due segretari – e all’assessore Andò che, con tanta buona volontà e grande senso civico si è speso sin dal primo momento, affinché la crisi dell’Amt/Spa, possa finalmente trovare soluzione tramite un percorso condiviso con le forze sociali, finalizzato al superamento dell’Ordine di Servizio n° 38 del 2016, da noi fortemente contestato e che ha creato tanto malessere fra i lavoratori dell’azienda ed in particolare fra gli autisti”.
Secondo quanto riportato dai sindacati, nella riunione di ieri sarebbero state tracciate le linee guida per la contrattazione di secondo livello che ha come punto cardine la produttività, finalizzata al perseguimento di una maggiore efficienza aziendale ed al riconoscimento di un aumento salariale al personale, rilegato alla presenza giornaliera sul proprio posto di lavoro. “Abbiamo preso atto positivamente della disponibilità e dell’apertura manifestata dal presidente Lungaro – proseguono – nella riunione di ieri che si è rivelata utile a rendere l’incontro sereno e proficuo a sostegno della delicata fase della vertenza”.
