PALERMO – Da denunciati a indagati il passo è stato breve. Giulia Adamo, Antonello Cracolici, Rudy Maira e Francesco Musotto sono finiti sotto inchiesta per peculato. La loro iscrizione nel registro degli indagati era quasi scontata alla luce della “comunicazione notizie di reato” trasmessa dalla Guardia di finanza alla Procura e anticipata da Livesicilia. Nella precedente legislatura erano alla guida, rispettivamente, dei gruppi di Udc, Pd, Pid e Mpa.
Tra le carte sequestrate in Parlamento gli uomini del nucleo di Polizia tributaria hanno trovato un pagamento di 1690 euro eseguito dalla Adamo, attuale sindaco di Marsala, in favore di una gioielleria di Palermo. Cracolici, da leader dei Democratici all’Ars, il 13 luglio dell’anno scorso, ha dato mandato per un bonifico da 2500 euro ad una dipendente del gruppo come regalo di nozze. Poi, ci sono 51 mila euro prelevati da Musotto che dice di averli girati all’allora presidente della Regione Raffaele Lombardo (45 mila euro) e a Vincenzo Oliva, senatore del Movimento per l’autonomia. L’ex presidente della Regione ha smentito di avere ricevuto il denaro, entrando in polemica con lo stesso Musotto. Infine ci sono i circa 40 mila euro con cui Maira, oggi coordinatore regionale del Cantiere Popolare, avrebbe pagato le rate del leasing per una Audi A6 che, secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, avrebbe utilizzato in maniera esclusiva e personale.
Spetta ora al pool di magistrati che si occupa di pubblica amministrazione (il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Maurizio Agnello e Sergio De Montis) tirare le fila dell’inchiesta non appena riceveranno le altre informative che i riguardano Pdl, Mps, Fli, Grande Sud, e Gruppo Misto.