Stadio, caos sulla convenzione| L'allarme dei Revisori - Live Sicilia

Stadio, caos sulla convenzione| L’allarme dei Revisori

La bozza non è mai arrivata in consiglio. Orlando: "Chiariremo"

PALERMO – La concessione dello stadio “Renzo Barbera” torna al centro delle polemiche, con i Revisori dei conti del comune di Palermo che lanciano l’allarme su un possibile danno erariale. Una vicenda che non è certo nuova, quella dell’uso dell’impianto della Favorita da parte del club rosanero, ma che ieri è stata al centro del dibattito a Sala delle Lapidi  e oggi ha portato i Revisori a scrivere una nota indirizzata all’amministrazione e agli uffici.

Da anni infatti la convenzione tra Palazzo delle Aquile e la società di viale del Fante è scaduta ed è in regime di proroga, con un confronto tra le parti su una nuova bozza che va avanti a tentoni. Ma la scorsa settimana la Palermo Ssd ha scritto al Comune per chiedere di conoscere quale testo sia al vaglio del consiglio comunale, con tanto di parere già esitato da una delle commissioni. “Il tema ci allarma non poco – scrive il club rosanero – considerato che sconosciamo il testo del documento e che per consentire l’iscrizione al primo campionato professionistico (Lega Pro) è urgentissima la sigla della convenzione”.

Ma quando in consiglio comunale hanno letto la missiva, sono letteralmente caduti dalle nuvole: la bozza della convenzione, infatti, non è mai arrivata a Sala delle Lapidi e quindi l’iter nelle commissioni non è nemmeno cominciato. “La proposta non è pervenuta”, scrive in una nota il presidente Totò Orlando che, “nel prendere atto delle preoccupazioni rappresentate”, invita assessori e dirigenti a fare presto. La bozza, aggiornata fino a qualche settimana fa, prevede un canone di 341 mila euro più iva per il pacchetto completo: spazi interni, bar e spazi esterni antistanti il Barbera, lo stadio Schifani, l’Ippodromo e l’ex centro stampa. Bozza che però non è ancora stata mancata a piazza Pretoria.

La querelle ieri ha surriscaldato gli animi in consiglio comunale e oggi vi si inseriscono anche i Revisori dei conti: “Sulla base di alcuni interventi di alcuni consiglieri, è emerso che lo stadio risulterebbe essere stato utilizzato sine titulo e senza che sia stato riscosso alcun corrispettivo”. Il che “potrebbe configurare gravi profili di criticità, suscettibili anche di lesione di diritti erariali”, con tanto di ultimatum: entro otto giorni gli uffici dovranno produrre una relazione dettagliata sull’uso dello stadio “anche in riferimento agli impianti pubblicitari”.

A provare a gettare acqua sul fuoco è la giunta. “Ovviamente come tutti, da amministratori e da tifosi – dice il sindaco Orlando –  contiamo sul fatto che la situazione si chiarisca al più presto, anche perché di fondamentale importanza per il prosieguo della risalita del calcio palermitano verso le serie superiori. L’Amministrazione ed il Consiglio comunale credo abbiano l’unico obiettivo di garantire l’utilizzo dello stadio nel modo più corretto, come parte del più ampio impegno per il calcio e lo sport d’eccellenza nella nostra città”.

“Crediamo – dichiarano gli assessori al Patrimonio Roberto D’Agostino e allo Sport Paolo Petralia – che sulla vicenda della concessione dello Stadio Barbera per la società rosanero sia in corso la classica tempesta nel bicchiere d’acqua. Lo stadio è stato affidato con un consenso unanime istituzionale e politico, alla fine della scorsa estate, per permettere alla squadra di calcio l’iscrizione al campionato di serie D. Ciò è avvenuto nelle more della definizione della convenzione che dovrà essere votata dal consiglio comunale e dovrà stabilire, fra le altre cose, anche i canoni concessori. La concessione non potrà ovviamente non tenere conto del fatto che la società usufruisce dello stadio, ed allo stesso tempo ne cura la manutenzione e la sicurezza, già dal 2019. Sarà il consiglio, certamente anche sulla scorta di valutazioni tecnico-economiche che gli uffici hanno redatto, a valutare quali saranno i canoni da applicare. Quindi in atto non vi è alcuna concessione a titolo gratuito né alcuna omissione di pagamenti da parte di alcuno, né altro motivo di polemica”.

“Siamo grati alla famiglia Mirri per quello che sta facendo per lo sport in città e una convenzione è necessaria perché la società operi serenamente nel rispetto delle regole – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – ma riteniamo che l’amministrazione abbia commesso l’errore di non informare il consiglio comunale di cosa si stava facendo sulla convenzione. Deve esserci più collaborazione fra giunta e consiglio, basti pensare che l’assessore allo Sport non è ancora mai venuto in Aula”.


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