"Al centrodestra serve un progetto |Al Comune manca opposizione" - Live Sicilia

“Al centrodestra serve un progetto |Al Comune manca opposizione”

"Siamo al lavoro per ricompattare tutti i pezzi del centrodestra: siamo maggioritari a Catania ed in Sicilia". A colloquio con l'ex sindaco di Catania che parla anche di Firrarello, Castiglione, Lombardo e Bianco. Ma pure dell'opposizione di Palazzo degli Elefanti: "Mi sembra fatta più per posizioni personali".

L'intervista a Raffaele Stancanelli
di
6 min di lettura

CATANIA. La scrivania è piena di pile di libri. Così come le poltrone, le sedie ed ogni angolo dello studio di casa dove ci riceve Raffaele Stancanelli. Parte da qui l’intervista con l’ex senatore ed ex sindaco di Catania: “Personalmente, dopo tanta politica, mi dedico all’attività del mio studio: mi piace la mia professione e mi sto concentrando sulle tante cose da dover studiare”.

Non mi vorrà dire che ha rinunciato alla politica: sarebbe difficile da credere.
“Beh, oggi assieme a Nello Musumeci, ho ricevuto parecchie sollecitazioni per far sì che il centrodestra – qui da noi – a Catania ed in Sicilia, risorga”.

Lo stesso Musumeci col quale litigavate, uno contro l’altro, solo qualche anno fa?
“La politica porta a diverbi: ma tra noi non si era mai intaccato il lato personale. Poi, proprio io e Musumeci abbiamo combattuto fianco a fianco ai tempi del Msi, quindi si immagini: abbiamo avuto un momento di difficoltà politica ma mai umana. Oggi, abbiamo un obiettivo ben preciso”.



Che è quello di ricompattare un centrodestra del quale sembrano rimaste solo le macerie.
“Con Musumeci stiamo provando a riaggregare il centrodestra e, devo dire, finora stiamo riscontrando un buon successo. Stiamo allargando a tutte quelle fasce di opinione pubblica che sicuramente non sono contente e non apprezzano quanto sta accadendo nella politica siciliana”.

Come avete intenzione di muovervi o come già vi state muovendo?
“Noi stiamo girando la Sicilia. Abbiamo fatto incontri importanti e significativi a Palermo, Messina, Trapani, Agrigento e continueremo per concludere con una grande manifestazione a Catania subito dopo Pasqua. In quell’occasione lanceremo un manifesto che è non solo di natura culturale ma soprattutto politico: individuare ciò che serve alla Sicilia in un momento di grande difficoltà”.

Parlare di centrodestra, oggi, è complicato nel senso che è certamente qualcosa di diverso rispetto solo a qualche anno fa: è d’accordo?
“Diciamo che noi intendiamo partire da chi oggi si identifica in un orientamento di destra ma siamo pronti al contributo di quanti non piace come stanno andando le cose in sicilia. Io le dico che c’è grande entusiasmo e grande aspettativa perché tanti nostri elettori si stanno trovando spiazzati ed orfani di un grande riferimento politico. Prima le ribadivo come con Nello Musumeci proveniamo dallo stesso mondo del Msi: da due anni ormai lavoriamo in maniera concreta perché comprendiamo che l’unità delle persone è fondamentale per recuperare quei valori che non sono affatto ben rappresentati”.

Sarà. Ma spira un forte vento di centrosinistra: il Pd, Renzi e tutto il resto.
“Questa esperienza che stiamo vivendo parte da un presupposto politico: il centrodestra nelle sue varie componenti è maggioritario a Catania e in Sicilia. Anche alle ultime Europee, lo è stato. Ma a questo non corrisponde una maggioranza politica: e questo perché i diversi partiti hanno posizioni diverse. L’Udc, Forza Italia, il Ncd stanno in opposizione o in maggioranza a seconda che si parli di governo nazionale o regionale. Fratelli è l’unico partito che è opposizione dappertutto. La Lega ha recuperato diversi punti anche da noi. Siamo variegati e io ritengo che, qui da noi, è necessario lavorare per creare una unione”.

Anche con Salvini, dunque?
“Io credo che quella di Salvini sia una presenza, una istanza autonomista, che va incontro alle esigenze della base. Anche perché toccano argomenti della destra politica: è una forza con la quale si deve discutere e parlare per capire cosa si può fare assieme”.

In estrema sincerità, crede che sia una strada percorribile? Quella dell’unione, intendo.
“Guardi, l’opinione pubblica è stordita e confusa. Non ci sono più valori ma solo interessi. Ed il rilancio del centrodestra può ripartire solo dalla Sicilia. Tante avventure e percorsi nazionali sono partiti da qui”.

Mi dica di Catania.
“Indubbiamente, la crisi del centrodestra siciliano ha le sue origini negative nella città di Catania. Io non posso dimenticare che quando ero sindaco è avvenuta una lotta all’ultimo sangue tra le espressioni del centrodestra: la lotta tra l’Mpa e Forza Italia. Tra Firrarello e Castiglione da una parte e Lombardo dall’altro che hanno prodotto una ferita insanabile e che si è trasferita anche al governo regionale. Tutto questo ha portato alla devastazione. Ho pagato anch’io”.

Con il centrodestra che ha finito con l’essere evanescente alle amministrative di due anni fa.
“L’elettorato di centrodestra non è un elettorato inquadrato. Nel momento in cui si assiste a divaricazioni così pesanti sopravviene una delusione ed un allentamento dalla attenzione alla politica”.

Oggi, come vede Catania?
“Io non penso di essere la persona adatta a dare giudizi sull’amministrazione di Catania: sono stato sindaco, un candidato battuto, e qualsiasi commento sembrerebbe essere una ripicca. Ho un mio stile. Questo non significa che non abbia individuato le criticità e le defaillance di questa amministrazione. Ma sono convinto che, com’è accaduto con me, gli elettori sapranno giudicare”.

E’ anche vero che non sembrate avere una alternativa politica.
“Il centrodestra oggi non è pronto a dimostrare con i fatti un’alternativa. Qualunque sistema ha bisogno dei due contrappesi, destra e sinistra. Io sto assistendo ad un dibattito all’interno della sinistra dove chi è critico è condannato all’oblio e messo da parte. In ogni caso, mi auguro che si crei un fronte comune che non si riconosce in questa amministrazione”.

Ci dia il nome di un possibile leader o candidato.

“Non ho una palla di vetro, non so rispondere. Ma il problema vero è avere un progetto”.

Proprio a Live Sicilia Giovanni La Via era parso propenso…
“La Via è un professore stimato ed un ottimo eurodeputato, se lui è in condizioni di dimostrare la possibilità di essere alternativa che ben venga”.

Che ne pensa del lavoro dell’opposizione a Palazzo degli Elefanti?

“Me ne occupo poco. Ma a me pare che certa opposizione venga fatta, più che per un progetto, per posizioni personali. Altri ancora, invece, non mi pare che facciano opposizione”.

Si sente ancora con Raffaele Lombardo?

“Non abbiamo più occasione di parlare di politica ma lui ha, purtroppo, altro a cui pensare. Io tento sempre di mantenere i rapporti umani ogniqualvolta si rompe qualcosa”.

Si guarda indietro ogni tanto, in quello che è stato il suo mandato di sindaco? Cos’è che non rifarebbe?
“Io ho certamente delle responsabilità nel mio percorso amministrativo: ed è quello di avere pensato che il fare le cose in un momento di difficoltà per la città, bastasse per avere un risultato. E’ necessario, invece, fare vedere che le cose si fanno e promuoverle con una campagna di informazioni massiccia. Spesso torno indietro alle tante discussioni e mi accorgo che la mia franchezza con i rapporti non veniva interpretata per quella che era ma veniva utilizzata strumentalmente. Oggi, ho il riscontro di chi mi dice di avere ha fatto molte cose decorose: un rigore che ha risollevato la città dal tracollo. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità. Non c’è mai stata arroganza da parte mia e sempre disponibilità al colloquio: non c’è alcuno che può dire il contrario”.

Chi l’ha pugnalata alle spalle?
“La pugnalata è una cosa che si sente mentre c’è chi ha agito in silenzio. Di sicuro molti sono stati tiepidi con me e non avendo compreso la mia passione ed il modo di amministrare, ha considerato i miei no come “politici” e si sono accorti solo dopo che erano dei no dovuti ad un’azione rigorosissima. Non ha capito che non c’era più niente da spartire o concordare. Quando lo ha compreso, era ormai troppo tardi”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI