CATANIA – È uno Stancanelli visibilmente stanco, ma anche deluso, quello che a fine serata si è recato nel quartier generale di via Gabriele D’Annunzio, scortato da Nuccio Condorelli, il vice sindaco in pectore della futura amministrazione. “Non sono riuscito a trasmettere alla gente l’entusiasmo e la passione profusa in questi anni per Catania. Mi assumerò – aggiunge – le mie responsabilità davanti alla coalizione, che si è dimostrata comunque compatta durante questa campagna”. Raffaele Stancanelli attribuisce parte della responsabilità anche ad un sistema elettorale che con tutta evidenza non è stato metabolizzato sufficientemente bene dai catanesi: “C’è stata sicuramente una carenza di informazione. Anche in questo caso – sottolinea – non siamo stati bravi a far capire l’importanza del nuovo meccanismo di voto. Certo però – chiarisce con correttezza istituzionale – che questa defezione ha colpito ugualmente tutti i candidati in campo”.
Raffaele Stancanelli tiene però a difendere il proprio stile umano nonostante una evidente sconfitta politica: “Non ho promesso nulla che non avrei potuto mantenere altri invece lo hanno fatto. In caso di ballottaggio i catanesi dovranno decidere tra me e un sindaco che ha promesso e non ha fatto”. Il primo cittadino uscente concede una chiosa circa il periodo in cui ha ricoperto contemporaneamente la carica di senatore della Repubblica e di inquilino di palazzo degli Elefanti: “Non sono stato affatto un sindaco assente, ho lavorato – continua Stancanelli – cinque anni in maniera pesante e dignitosa, determinata e con assoluta onestà e trasparenza”.