"Stanno per licenziarci" | Lavoratori Sas occupano la sede - Live Sicilia

“Stanno per licenziarci” | Lavoratori Sas occupano la sede

I dipendenti temono per la perdita del posto di lavoro. IL VIDEO: "Crocetta, arricampati"

La società partecipata
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PALERMO – Hanno deciso di occupare i locali della Sas, una delle più grosse società partecipate della Regione, nata dalla fusione di Beni culturali spa, Biosphera e Multiservizi. Una trentina di precari ed ex interinali hanno preso possesso della sede e attendono l’arrivo del presidente Tufano. A lui chiederanno garanzie sul proprio futuro occupazionale.

Il motivo della protesta? Sono gli stessi dipendenti a spiegarlo: “Siamo lavoratori a tempo indeterminato della SAS scpa ex Multiservizi ed ex Biosphera – spiegano – a suo tempo lasciati fuori al momento del trasferimento di azienda e della costituzione della SAS. Abbiamo in atto delle vertenze vinte in primo grado e più volte ci siamo resi disponibili anche con il supporto dei sindacati a fare degli atti transattivi e rinunciare a tutte le spettanze economiche (risarcimento) che ha sentenziato il giudice (circa 40 mila euro a lavoratore)”.

Una proposta che sarebbe stata avallata, secondo i dipendenti, anche da “avvocati sia di parte che dell’azienda, tra cui l’avvocato Alongi che è anche presidente dell’Aran”. Legali che avrebbero “scritto dei pareri di mediazione per chiudere la situazione vertenziale di ciascuno di questi lavoratori, in quanto le vicende giuridiche fanno presupporre la totale sconfitta per la SAS in Cassazione e questo provocherebbe un danno erariale poiché già sono state vinte  oltre 18 sentenze di Cassazione e i lavoratori sono stati risarciti. Oltre la nostra vicenda il presidente della Sas – denunciano i lavoratori – pur avendo pieni poteri decisionali in quanto amministratore unico non solo non si assume responsabilità di chiudere gli atti transattivi, ma abbiamo avuto notizia che l’azienda ha pronte delle lettere di licenziamento. Stiamo protestando – concludono – chiedendo un atto scritto che ci tuteli”.

E la protesta ha chiamato in causa anche altri soggetti istituzionali come l’assessore all’Economia Alessandro Baccei e lo stesso governatore: “Crocetta, arricampati” hanno urlato i lavoratori dal balcone della sede, attraverso un megafono.


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