PALERMO – Oggi sarebbe stato il suo compleanno, avrebbe compiuto 21 anni. Lo sanno tutti nel quartiere della Noce, dove Claudio Corradengo abitava insieme alla sua giovane fidanzata. Per lui gli amici nella zona hanno organizzato una fiaccolata. Si è tenuta ieri sera alle 23, per le strade della Noce, dove in tanti conoscevano il sub annegato a Scopello la scorsa settimana.
La tragedia ha scosso l’intero quartiere, perché Claudio andava a pescare da tempo, non era inesperto e in mare riusciva a trovare ciò di cui vivere: pesce fresco da rivendere ad amici e parenti. Tentava da tempo di trovare un lavoro stabile, ma la pesca subacquea restava la sua occupazione principale.
A settembre, però, ci sarebbe stata una novità: avrebbe cominciato a lavorare in un autolavaggio. Ma il destino è stato crudele e ha spezzato la vita di Claudio a trenta metri dalla costa. Il suo corpo senza vita è infatti stato trovato a sedici metri di profondità, nei pressi del secondo faraglione: Claudio non era riuscito a risalire perché impigliato tra gli scogli.
La fiaccolata è partita da fondo la Manna, nel ricordo di “un ragazzo dalla grande forza di volontà, che ben conosceva lo spirito di sacrificio”. E’ stato descritto così Claudio, da chi lo conosceva: “Un ragazzo d’oro, che non si tirava indietro di fronte al senso di responsabilità e ai doveri di ogni giorno”.