CATANIA – Il Decreto Legislativo 28 gennaio 2008, n. 25 disciplina le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato e individua le autorità competenti all’esame delle domande di protezione internazionale nelle commissioni per il riconoscimento dello status di rifugiato e i cui membri sono ai sensi dell’art. 4 comma 3: un funzionario della carriera prefettizia con funzioni di presidente, un funzionario della Polizia di Stato, un rappresentante di un ente territoriale designato dalla conferenza Stato-città ed autonomie locali e da un rappresentante designato dall’ ACNUR ( Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati).
I membri effettivi e supplenti della predetta commissione, ai sensi dell’ art. 2 del D.P.R. 21/2015, sono designati in base alle esperienze acquisite nel settore dell’ immigrazione e dell’ asilo o in quello della tutela dei diritti umani. Tali componenti, dice la normativa, partecipano ai corsi di formazione e di aggiornamento organizzati dalla Commissione nazionale. Il comma 2 del suddetto articolo continua affermando che ” tutti i membri partecipano ad un corso di formazione iniziale e con cadenza annuale ai corsi di aggiornamento”.
Il Coisp, sindacato di Polizia, in una nota evidenzia come a Catania la legge non sia stata applicata in modo sufficientemente adeguato, per questo chiede al Prefetto Federico e al Questore Cardona di “intervenire – spiega il segretario Alessandro Berretta .- in modo da sanare alcune imperfezioni e, quindi, fare rispettare la normativa vigente”.